A14, il ministro Salvini dopo la strage: «Vertice per accelerare i lavori». Acquaroli: «Sospendere i cantieri»

A14, il ministro Salvini dopo la strage: «Vertice per accelerare i lavori». Acquaroli: «Sospendere i cantieri»
​A14, il ministro Salvini dopo la strage: «Vertice per accelerare i lavori». Acquaroli: «Sospendere i cantieri»
di Martina Marinangeli
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Lunedì 6 Febbraio 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 10:40

ANCONA L’autostrada maledetta. Scenario di code infinite e di incidenti mortali nel giro di una manciata di chilometri tra Grottammare e Pedaso.  L’ultimo in ordine di tempo, quello di sabato mattina nella galleria Castello - già bagnata del sangue di Samuele Cotichini, morto in uno schianto fatale lo scorso 15 gennaio - che ha spazzato via le vite del tennista paralimpico Andrea Silvestrone e dei suoi due figli Nicole (14 anni) e Brando (8 anni). Il ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini ha convocato un vertice a Roma per verificare la situazione e accelerare i lavori, mentre il governatore Acquaroli ha chiesto la sospensione dei cantieri. 

La strage della famiglia Silvestrone ha trasformato il già pesante bilancio delle vittime in un bollettino di guerra: sei morti in meno di due mesi. I cantieri su gallerie e viadotti che puntellano quella porzione di A14 sono stati avviati da Autostrade per l’Italia nell’estate del 2018 e i titoli di coda scorreranno - stando almeno al cronoprogramma dettato da Aspi - nel 2024 (il grosso dei lavori nelle gallerie sarà invece completato entro il 2023).Ma nel frattempo? Le Marche devono rassegnarsi a convivere per i prossimi due anni con incidenti gravi a cadenza bisettimanale e un traffico insostenibile nelle ore di punta? Anche no. «L'ad di Aspi l'ho sentito ieri insieme ai governatori di Marche e Abruzzo - ha spiegato il vicepremier Salvini - per organizzare una riunione il prima possibile a Roma al mio ministero per i lavori sull'autostrada adriatica, l'A14, dove ci sono stati due mesi di morti per i perenni cantieri che ci sono nel territorio marchigiano.

Bisogna capire come accelerare e come utilizzare meglio quei lavori».

Situazione inaccettabile

;a di fronte alla strage di sabato, il governatore Francesco Acquaroli ha detto basta, parlando di una «situazione inaccettabile» e chiedendo un incontro urgente con Aspi (previsto a metà settimana) per rimodulare i cantieri. E ieri ha rincarato la dose: «La situazione attuale è figlia della non volontà di realizzare i lavori per la terza corsia che tanti anni fa ha visto alcune nostre amministrazioni opporsi all’ampliamento di un’infrastruttura che avrebbe messo in condizioni di viaggiare con maggior sicurezza», lancia bordate il numero uno di Palazzo Raffaello, anche all’indirizzo del collega di partito Saturnino di Ruscio, all’epoca sindaco di Fermo e tra coloro che si opposero all’opera. «Oggi - prosegue Acquaroli - siamo davanti a una serie di cantieri interminabili che ci penalizzano, soffocano le nostre comunità e rendono quel tratto pericoloso». L’arringa affidata ad un video diffuso ieri sui social arriva poi al punto focale: «Siamo ad un punto insostenibile. Chiederemo ad Aspi di sospendere i cantieri (fino a quando non siano in condizioni di garantire la sicurezza) e di fare chiarezza». Poi il dubbio amletico: «È più alto il prezzo di vite umane e l’impatto dei cantieri che abbiamo dovuto subire in questi anni o il pericolo che gallerie e viadotti hanno in sé per la mancata manutenzione? A questa domanda non abbiamo risposta. E la risposta la vogliamo da Aspi». Fernando De Maria: Direttore gestione Rete Autostrade per l’Italia prova a farlo: «Dal 2020 sono state introdotte nuove linee guida ministeriali sulle ispezioni, la revisione strutturale e l’impermeabilizzazione in particolare delle gallerie, che hanno comportato tempistiche più lunghe. Le gallerie di quel tratto sono molto datate e dunque non sono impermeabilizzate: si tratta di un approfondimento complesso». Siamo dunque condannati? «Per creare i minori disagi possibili, cerchiamo di portare avanti contemporaneamente i lavori della fase ispettiva richiesti dalle nuove linee guida, i ripristini post ispezione e l’adeguamento alla normativa antincendio dell’Unione europea, lavorando in parallelo su cinque gallerie. E proveremo a spostare ancora più interventi di notte, ma non per tutte le attività è possibile. Si può fare di più?», si chiede De Maria. 


La riprogrammazione


«Ci stiamo interrogando su una riprogrammazione dei cantieri in quel tratto - la risposta -. I lavori sono necessari, ma ci è chiaro l’elevato impatto sull’utenza. Il problema è che la rete autostradale italiana è congestionata e dovunque apriamo un cantiere si formano code. Non fa piacere neanche a noi creare disagi agli utenti». Intanto, il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini ha fatto sapere che si lavora ad «un tavolo di coordinamento al Mit per coinvolgere i presidenti di Abruzzo e Marche, Aspi, prefetti e Anas», mentre il consigliere regionale dem del Fermano Fabrizio Cesetti ha invece annunciato che presenterà un esposto in Procura contro Autostrade. 
 

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