Acquaroli, 6 giorni dopo l'alluvione: «Stiamo attuando tutte le procedure per la rilevazione danni». Rivelazione choc: sistema registrazione Protezione civile fuori uso da mesi

Acquaroli, 6 giorni dopo l'alluvione: «Stiamo attuando tutte le procedure per la rilevazione danni. Grazie sindaci»
Acquaroli, 6 giorni dopo l'alluvione: «Stiamo attuando tutte le procedure per la rilevazione danni. Grazie sindaci»
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Mercoledì 21 Settembre 2022, 20:44 - Ultimo aggiornamento: 20:56

ANCONA - «A sei giorni dai drammatici eventi che hanno sconvolto il nostro territorio, voglio ripercorrere dal punto di vista amministrativo le tappe e i primi provvedimenti adottati per affrontare la prima emergenza». Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, intende fare chiarezza:  «A meno di 24 ore dall’alluvione - ricorda -  il Consiglio dei Ministri ha accolto la nostra richiesta per lo stato di emergenza stanziando i primi 5 milioni di euro di per affrontare le urgenze. Subito dopo il Dipartimento di Protezione Civile Nazionale ha emanato l’ordinanza che disciplina il quadro della gestione dei primi interventi urgenti, nominandomi Commissario delegato per l’emergenza. Abbiamo dunque emanato i primi decreti per facilitare le operazioni di stoccaggio dei detriti e dei fanghi e per l’utilizzo degli impianti di gestione».

La rilevazione dei danni


Per la rilevazione dei danni nei Comuni, «sia per i cittadini privati che per le attività economiche colpiti, stiamo attivando le procedure così come previsto dall’ordinanza - continua il governatore -.

Stiamo inoltre individuando il quadro dei Soggetti Attuatori che si occuperanno dei vari adempimenti, predisponendo la Struttura Commissariale Regionale per dare risposte immediate e operative ai territori e adempiendo alle procedure per raggiungere nei tempi più brevi possibili la stima del danno e del fabbisogno».

Arriva l'Esercito


Questa sera, inoltre, arriverà anche l’Esercito, «che sarà operativo sui territori colpiti e di supporto alle operazioni di soccorso e di ripristino - conclude -. In questi giorni ho effettuato numerosi sopralluoghi e visite nei Comuni più colpiti e continuerò a farlo per monitorare l’avanzamento dei soccorsi e delle operazioni di prima emergenza. Approfitto quindi per ringraziare nuovamente tutti i corpi, gli operatori e i volontari che sono a lavoro, incessantemente da giorni, per soccorrere i cittadini e ripristinare la situazione. Il mio ringraziamento va anche ai sindaci che sono in prima linea per fronteggiare l’emergenza».

L'inchiesta

Alluvione, secondo quanto sta emergendo dalle indagini il sistema di registrazione della Protezione Civile era fuori uso da oltre 4 mesi. Per questo non ci sono le registrazioni delle chiamate arrivate la sera del 15 settembre alla sala operativa della Protezione civile regionale delle Marche, mentre era in corso un violento nubifragio in alcune zone delle Marche e mentre partiva un'ondata di piena che, attraversando vari Comuni, sarebbe poi arrivata a Senigallia. Inoltre, il Piano di assetto idrogeologico (Pai) della regione Marche, non individua tra le aree a rischio idrogeologico quelle di Castelleone di Suasa e di Barbara, che sono state invece tra le maggiormente colpite dall'ondata di maltempo. Ricordiamo che la Procura di Ancona sta procedendo contro ignoti per omicidio colposo plurimo e inondazione colposa. I carabinieri hanno acquisito documentazione in Regione e presso i Comuni, compresi i tabulati telefonici. 

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