Ma oggi è il Mezzogiorno a presentare i risultati di un processo di innovazione frutto di una comunità di produttori di Pasta Grano Armando, fatta solo con grano duro italiano con un alto contenuto proteico (minimo 14,5%, rispetto ad un valore minimo stabilito dalle legge del 12,5%) e un alto indice di glutine, valori essenziali per la tenuta di cottura. Questa pasta viene trafilata al bronzo, essiccata lentamente, e debutta con 3,5 milioni confezioni in 1.600 punti vendita in Italia e 11 paesi esteri.
L'accordo di filiera è stato sottoscritto il 3 ottobre scorso presso lo stabilimento De Matteis Agroalimentare di Flumeri (Avellino) e coinvolge 940 agricoltori con un totale di 10.120 ettari coltivati in nove regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Toscana, Umbria, Marche), alla presenza del vice ministro alle Politiche agricole Andrea Olivero che ha sottolineato come «la valorizzazione di ogni competenza lungo la filiera genera sul territorio ricadute positive di carattere sociale ed economico rappresentando, concretamente, una valida strada da percorrere nella creazione di un nuovo modello di business sostenibile e all'avanguardia». Il contratto di filiera Grano Armando nasce dalla collaborazione tra De Matteis Agroalimentare, Syngenta e la Coseme (un consorzio di un ristretto gruppo di agricoltori per il miglioramento delle semine che certifica l'intera produzione sotto il controllo pubblico). L'azienda irpina, grazie al molino direttamente collegato al pastificio, è tra i pochi produttori italiani a ciclo integrato di trasformazione grano-pasta.
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