La cucina vegetariana cresce
e conquista il 16% degli italiani

La cucina vegetariana cresce e conquista il 16% degli italiani
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Giovedì 14 Maggio 2015, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 12:12
ROMA - Il verde batte il rosso sulle tavole degli italiani. Aumenta infatti il consumo di prodotti a base vegetale, mentre sono 2 milioni gli italiani che hanno ridotto il consumo di carne.

negli ultimi 6 anni. E circa il 3% degli italiani tra i 18 e i 64 anni si ispira ai principi vegan (quasi 1.150.000). A dirlo l'indagine GfK Eurisko - TreValli «Buono da Pensare», presentata in questi giorni a Milano al Fuori Expo della Regione Marche, che ha fotografato i cambiamenti nelle abitudini alimentari negli ultimi 20 anni tra salute, palato e genuinità, ma anche etica e rispetto degli animali.



Rappresentano il 16% gli italiani che si sentono vicini ad almeno un regime alimentare particolare, a partire dalla cucina vegana e da quella vegetariana che, insieme, raccolgono consensi per 9% degli intervistati (3% vegani, 6% vegetariani), seguite dal macrobiotico e dal crudismo (vicini alla sensibilità del 2% del campione).



Sono 4 su 5 gli italiani che conoscono alimenti a base di soia, e sfiorano il 40% quelli che li consumano abitualmente o ne hanno fatto uso almeno una volta negli ultimi 6 mesi. L'acquirente tipo viene dal nord-ovest (36%), abita in grandi città (13%) e occupa posizioni dirigenziali (25%); sono prevalentemente donne (58%), tra i 45 e i 54 anni (28%) e in possesso di una laurea (17%). A finire più spesso nei carrelli della spesa la panna vegetale (15%), le bevande sostitutive del latte (conosciute da oltre la metà del campione e scelte dal 14%) e i piatti pronti a base di soia (12%).



Il verde batte il rosso sulle tavole degli italiani. Aumenta infatti il consumo di prodotti a base vegetale, mentre sono 2 milioni gli italiani che hanno ridotto il consumo di carne negli ultimi 6 anni. E circa il 3% degli italiani tra i 18 e i 64 anni si ispira ai principi vegan (quasi 1.150.000). A dirlo l'indagine GfK Eurisko - TreValli «Buono da Pensare», presentata in questi giorni a Milano al Fuori Expo della Regione Marche, che ha fotografato i cambiamenti nelle abitudini alimentari negli ultimi 20 anni tra salute, palato e genuinità, ma anche etica e rispetto degli animali. Rappresentano il 16% gli italiani che si sentono vicini ad almeno un regime alimentare particolare, a partire dalla cucina vegana e da quella vegetariana che, insieme, raccolgono consensi per 9% degli intervistati (3% vegani, 6% vegetariani), seguite dal macrobiotico e dal crudismo (vicini alla sensibilità del 2% del campione). Sono 4 su 5 gli italiani che conoscono alimenti a base di soia, e sfiorano il 40% quelli che li consumano abitualmente o ne hanno fatto uso almeno una volta negli ultimi 6 mesi.



L'acquirente tipo viene dal nord-ovest (36%), abita in grandi città (13%) e occupa posizioni dirigenziali (25%); sono prevalentemente donne (58%), tra i 45 e i 54 anni (28%) e in possesso di una laurea (17%). A finire più spesso nei carrelli della spesa la panna vegetale (15%), le bevande sostitutive del latte (conosciute da oltre la metà del campione e scelte dal 14%) e i piatti pronti a base di soia (12%).
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