Paolo Brunelli aspetta l'inverno
con il suo favoloso cioccolato

L'arte del cioccolato
L'arte del cioccolato
di Danilo Tornifoglia
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Sabato 21 Novembre 2015, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 15:27
SENIGALLIA - Paolo Brunelli è imprevedibile e bravo. Si tratta solo di una conferma.

Lo aveva già dimostrato nella gelateria cioccolateria di famiglia di Agugliano, da dove aveva iniziato a rielaborare tutti i confini della pasticceria fredda, lo ha ribadito a Senigallia nel cuore del turismo rivierasco questa estate dall'omonimo laboratorio, dal quale ha "drogato" migliaia di appassionati e ha preso applausi da molti, anche dal Sole 24Ore, che lo ha posto sul podio dei migliori geni gelatieri di Italia. Ora è autunno e la sfida commerciale si fa dura. Ma lui un duro lo è.



Ha preparato percorsi e frontiere nuove per sorprendersi e per sorprendere con sensorialità diverse. Oggi, la sua creatura di via Carducci a Senigallia, metterà la maglia di lana e presenterà i prodotti della stagione fredda, la migliore, per esplorare il mondo del cioccolato, nel rispetto della tradizione natalizia e per continuare a parlare di gelato anche sotto l'albero. Un vero menù servito dalle 21,30 per il quale Brunelli consiglia l'approccio dopo una cena leggera, così da affrontare serenamente l' "Hermeto", una delle nuove spalmabili dedicata, come dice lui stesso, "al ricordo di un viaggio non ancora fatto", seguito dal suo figlio più amato, la Torta Brunelli, splendente di un cru di cioccolato sudamericano e dedicata ad un numero dispari di commensali, a dimostrazione della sua follia di qualità.



Finito? No. La Rotonda di Nocciole con gelato e cioccolato caldo, gli Spezzati, opzione ai classici torroni, e il semifreddo Brunelli, quadro d'autore, che mette la firma al nuovo approccio del maestro con l'inverno. Paolo, come è suo stile, ha sposato l'idea di terroir freddo, facendo attenzione alle eccellenze e ai presidi dei territori, esplorazione di cui si è fatto pioniere. Il filoso francese Voltaire ha lasciato una frase in eredità al genio di Agugliano: "il gelato è squisito. Un vero peccato che non sia illegale".
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