Valfornace, Adorna e Gianni: quando
l'amore trionfa "grazie" al terremoto

Valfornace, Adorna e Gianni: quando l'amore trionfa "grazie" al terremoto
di Francesca Pasquali
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Giovedì 22 Novembre 2018, 10:46
VALFORNACE - Sono davvero in pochi a poter ringraziare il terremoto. Il sisma di due anni fa ha messo in ginocchio interi comuni e portato morte e disperazione. Ma a qualcuno ha anche regalato una seconda opportunità. Perché c’è chi dalle macerie non solo è riuscito a salvarsi, ma anche a costruirsi una nuova vita. Adorna Crocenzi era nella sua casa di Pievebovigliana di Valfornace la sera del 26 ottobre. Le scosse hanno distrutto la sua abitazione. Con i due figli, si è trasferita a Castellano, dalla nuora. Dove a incontrato, ad una gara di briscola Gianni Ingargiola, 80 anni. Ora viviono insieme a Porto Sant’Elpidio. «Ci hanno consigliato questo posto – dice Adorna – e devo dire che ci troviamo bene. In un certo senso, è merito del terremoto se ci siamo incontrati».
  
Ma Adorna, 76 anni, trenta dei quali trascorsi nel suo bar nell’entroterra maceratese, è una donna speciale. Carismatica, espansiva, chiacchierona. Una forza della natura, insomma. In poco tempo si è ambientata e ha fatto amicizia con tutti nella frazione di Sant’Elpidio a Mare. La sera del 27 luglio scorso si era organizzata per andare a vedere l’eclissi di luna all’osservatorio astronomico. Ancora non sapeva che, di lì a poco, avrebbe incontrato il suo futuro compagno. La stessa sera, infatti, a Castellano era stata organizzata una gara di briscola. Arrivato da San Severino Marche, Gianni Ingargiola, ottantenne ex commissario nazionale di ciclismo, era tra i partecipanti. «Ero al semaforo che aspettavo il verde per attraversare – racconta Adorna – e ho visto quest’uomo alto e distinto avvicinarsi. A dire la verità, quella sera neanche avrei dovuto essere lì perché dovevo andare a vedere l’eclissi. Lui mi ha chiesto se andavo a giocare a briscola. Ho risposto che non so giocare, ma che per tanti anni nel mio bar ho visto gente giocarci. Mi ha detto che era vedovo da cinque anni e che ha tre figlie. Anche io sono vedova da cinque anni. Poi mi ha chiesto il numero di telefono. Lì per lì gli ho detto di no perché non mi piace dare il mio numero a chi non conosco. Abbiamo continuato a parlare e alla fine gliel’ho dato». È iniziata così un’amicizia telefonica che si è trasformata in qualcosa di più profondo. «Mi ha detto che si sentiva solo a San Severino – continua Adorna, mentre tiene per mano Gianni – e che cercava una compagna, ma che fino a quel momento non aveva trovato quella giusta. Dopo un po’ che parlavamo al telefono mi ha chiesto di andare a vivere da lui. Da quando l’ho visto la prima volta ho capito che era una brava persona».
Da lì l’idea di trascorrere l’inverno al mare, dove il clima è più mite. La scelta è caduta sulle Mimose di Porto Sant’Elpidio e ora la coppia vive lì, in un bungalow.
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