USSITA- La neve ha letteralmente sommerso le Sae. Le situazioni più critiche registrata a Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera, ma non è stata da meno Camerino. La coltre bianca sui tetti delle soluzioni abitative di emergenza per i terremotati ha raggiunto gli 80 centimetri.
A Ussita, Visso e Castelsantangelo ha bloccato i tubi di scarico delle caldaie e i residenti sono rimasti al freddo fino all’intervento dei vigili del fuoco. Non solo. A Ussita, così tanta è stata la neve scesa nella notte tra domenica e ieri, ma anche quella che ha continuato a scendere nella giornata di ieri, che i mezzi del Comune hanno fatto fatica a mantenere costantemente pulite le strade attorno al villaggio Sae.
Per questo motivo, l’amministrazione guidata dal sindaco Silvia Bernardini si è occupata di consegnare i viveri alle famiglie. «Non potevamo pensare che succedesse una cosa del genere - commenta il sindaco -. Non dico che queste zone non siano abituate alle nevicate, ma non eravamo stati avvisati che la nevicata sarebbe stata di questa portata».
A questo si aggiunge la difficoltà dovuta alla conformazione delle Sae. «Ussita ha visto anche più neve di questa, ma le abitazioni provvisorie (ce ne sono circa 90, ndr) non sono state realizzate per zone di montagna come le nostre.
Problemi anche con l’energia elettrica. «È saltata la corrente, ma sono partiti subito i generatori e su questo fronte non ci sono stati grossi problemi». Disagi invece hanno riguardato la viabilità. «La neve è stata tanta e ha continuato a scendere insistentemente. Abbiamo fatto davvero fatica a tenere pulite le strade nella zona delle Sae. Questo ha comportato che i residenti non sono riusciti a uscire di casa, soprattutto gli anziani. Così abbiamo attivato un servizio per fare la spesa: abbiamo chiesto ai cittadini cosa servisse loro e gli operatori del Comune si sono occupati di consegnarla».
Per la pulizia delle strade sono passati costantemente i mezzi comunali, supportati dai vigili del fuoco per la pulizia dei tetti. «Siamo stati in stretto contatto con la prefettura. Non ci aspettavamo tutta questa neve, perché le previsioni che c’erano non dicevano che la situazione sarebbe stata così critica. Di certo poi avremmo voluto non essere ancora nelle Sae a sei anni dal sisma. È chiaro che se avessimo avuto cognizione di quello che stava per arrivare ci saremmo organizzati diversamente». A Camerino, per pulire i vialetti tra le oltre 300 Sae, insieme al Comune sono intervenuti gli uomini dell’Erap a cui ha chiesto aiuto anche il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci.
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