Mamma Ursula Loprete, tutor tra politica, arte e B&B di lusso. Così la pittura aiutava suo figlio Filippo Ferlazzo. Procura al lavoro su entrambi

Mamma Ursula Loprete, tutor tra politica e arte. Così la pittura aiutava suo figlio Filippo Ferlazzo. La Procura approfondirà entrambe le posizioni
Mamma Ursula Loprete, tutor tra politica e arte. Così la pittura aiutava suo figlio Filippo Ferlazzo. La Procura approfondirà entrambe le posizioni
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Lunedì 1 Agosto 2022, 18:52 - Ultimo aggiornamento: 19:25

CIVITANOVA - La posizione della mamma di Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo sarà valutata in qualità di tutor del figlio, residente a 400 km di distanza, ma con compiti specifici.  Lo ha riferito Claudio Rastrelli, sostituto procuratore di Macerata. Si prevedono, allo stesso tempo, approfondimenti sullo stato di salute mentale di Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, l'operaio salernitano che venerdì ha ucciso a mani nude, per strada, il 39enne nigeriano Alika Ogorchukwu.

Famiglia benestate 

La famiglia Ferlazzo è benestante. La mamma di Filippo, Ursula Loprete, è molto conosciuta a Salerno anche per il suo impegno politico nel 2021 con le liste de La Nostra Libertà, alle elezioni comunali, con Antonio Cammarota sindaco. Quindi, oltre allo sfondo razziale è da sgomberare il campo anche per quel che concerne un ipotetico degrado sociale (che tanto hanno infiammato i social, superficialmente, in questi giorni). La mamma di Filippo, Ursula Loprete, è una interior designer e responsabile in un negozio di arredamento del centro di Salerno ed è conosciuta anche per un bed and breakfast di lusso dove hanno soggiornato molti vip tra i quali Romina Power e Albano, Clemente Mastella, Massimo Troisi, Eleonora Giorgi. Si era anche candidata lo scorso anno e tra le sue proposte risultano anche diversi progetti sul turismo e sull'arte. 

La locandina politica di Ursula Loprete

L'arte come salvezza

Ad aiutare il figlio, che aveva frequentato l'accademia di belle arti a Torino, per un periodo sono stati l'amore per la pittura e la musica. Il suo pseudonimo, una sorta di alter ego artistico anche sui social, era "Filippo Artista Figò".

In questi anni il 32enne, dopo aver cominciato a dipingere a seguito di un brutto incidente, aveva sfornato decine di quadri, partecipando a mostre collettive e personali.

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