Potenziata la videosorveglianza, altre undici telecamere controlleranno le zone a rischio

Un sistema di videosorveglianza
Un sistema di videosorveglianza
di Giuseppe Porzi
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Sabato 16 Luglio 2022, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 14:10

TREIA - La rete del videocontrollo sul territorio comunale arriva a 81 telecamere. Grazie al cofinanziamento ministeriale e all’accelerazione nelle tempistiche sono stati realizzati altri 11 punti di videoripresa, che consentono di stringere le maglie dei controlli sulle arterie stradali principali e sui flussi veicolari, in entrata e in uscita dalla città. Le registrazioni sono condivise con la centrale operativa della locale Stazione dei carabinieri proprio per consentire interventi ancora più tempestivi in caso di necessità.

 

Settanta erano già operative, a cui si aggiungono quindi le nuove undici telecamere installate, d cinque delle quali sono di lettura delle targhe e sei per la videoripresa di contesto.

Le sei telecamere di contesto sono state installate per monitorare le aree verdi, i giardini, i parchi gioco e i luoghi di aggregazione giovanile al fine di contrastare situazioni di degrado e di devianza sociale che mettono a rischio l’ordine e la quiete pubblica. Inoltre, è stata stilata una mappa di possibili punti sensibili per la sicurezza urbana, potenzialmente presidiabili mentre le telecamere vengono collocate nelle aree più esposte a fenomeni di microcriminalità, vandalismo e danneggiamenti.

La realizzazione del progetto, voluto dall’amministrazione comunale, è il frutto di un qualificato lavoro delle forze dell’ordine operanti sul territorio, polizia locale e carabinieri, ma anche dei sistemi di videoripresa, improntati su standard tecnici comuni, che consentono di interagire a livello territoriale con gli altri enti della provincia.

Il sindaco 

«È bene sottolineare che il sistema di videosorveglianza di Treia è stato approvato dalla Prefettura, atto indispensabile per accedere ai finanziamenti ministeriali - spiega il sindaco Franco Capponi -. È perfettamente funzionante e quotidianamente consultato dalle forze dell’ordine per le loro indagini». 

«Ritengo che la tecnologia rappresenti un fondamentale ma non unico strumento per risolvere l’inciviltà, la noncuranza o nei casi peggiori il disprezzo per il patrimonio pubblico manifestato da talune persone - continua il primo cittadino -. Dobbiamo educare noi stessi e gli altri al rispetto del prossimo e del bene comune e, laddove necessario, a denunciare gli atti vandalici e in generale ogni forma di deviazione sociale e di inciviltà. Continueremo ad investire nella sicurezza, attuando sinergie tra le forze di polizia territoriali, è un tema che deve vederci tutti coinvolti. Solo con la consapevolezza della condivisione saremo in grado di realizzare progetti realmente efficaci attuando un monitoraggio capillare del territorio». 
 

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