Treia, matrimonio antispreco di Maria Giulia e Matteo: 18 Kg di cibo avanzato donato alla Caritas grazie ai Foodbusters di Falconara

Il matrimonio antispreco di Maria Giulia e Matteo. Il cibo avanzato donato alla Caritas
Il matrimonio antispreco di Maria Giulia e Matteo. Il cibo avanzato donato alla Caritas
di Giulia Sancricca
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Martedì 13 Dicembre 2022, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 19:32

TREIA -  Solidarietà e attenzione all’ambiente. Sono i messaggi che hanno voluto trasmettere, con la loro festa di matrimonio, Maria Giulia Medei e Matteo Guidetti che hanno festeggiato il loro amore nel giorno della festa dell’Immacolata. Un pranzo di nozze speciale quello dei due giovani insegnanti che, abituati a dare l’esempio ai loro studenti in classe, non sono stati da meno nel giorno del loro sì. 


Al taglio della torta infatti sono arrivati i Foodbusters (gli acchiappacibo) per portare le pietanze che non sono state consumate dai commensali in beneficenza alla Caritas di Macerata.

La festa di Maria Giulia e Matteo ha così permesso di raccogliere ben 18 chili di cibo, serviti a sostenere chi ne ha più bisogno. «Ho conosciuto l’associazione tramite i social - racconta la sposa di Treia - e abbiamo subito deciso di sostenere l’associazione con il nostro matrimonio. I volontari sono arrivati al ristorante al termine del banchetto e hanno ritirato tutto ciò che era avanzato. Abbiamo dato loro carta bianca sull’associazione a cui donare il cibo: l’importante per noi era che andasse ai bisognosi del territorio». Un gesto che ha un grande valore in un momento storico in cui sono sempre di più le famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese.

La solidarietà

«Per noi non è stato solo un gesto di solidarietà - dice Maria Giulia - ma anche di sostenibilità ambientale. Se ne parla tanto, entrambi insegniamo e a scuola ne parliamo sempre. Così abbiamo dato un messaggio concreto». E se la scelta dei due sposi per molti è sembrata una trovata alternativa, il presidente dell’associazione Foodbusters di Falconara Marittima, Diego Ciarloni, spiega invece che Macerata è la provincia marchigiana più virtuosa sotto questo punto di vista. Ciarloni ha fondato l’associazione insieme alla moglie Simona Paolella nel 2017.

«Il primo ritiro lo abbiamo fatto al matrimonio di una coppia di nostri amici, poi la realtà ha iniziato a crescere. Le coppie ci chiamano e sono loro a decidere la somma con cui sostenere i costi come la benzina e i contenitori. Noi arriviamo al momento della torta e recuperiamo in cucina tutto ciò che non è uscito o quello che è rientrato intonso dopo i ripassi delle portate. Per quanto riguarda il buffet, invece, essendo cibo esposto all’aria, facciamo una cernita. Questo - precisa - non vieta ai familiari di portarsi a casa la doggy bag». 

Cibo diviso per credo religioso
 

Il cibo viene diviso per tipologia e credo religioso e portato alla mensa sociale più vicina e disponibile al luogo dell’evento. «Tutto viene raccontato sui canali social, poiché la consegna avviene subito dopo il ricevimento. Dal 2021 abbiamo anche una app che gestisce il recupero e permette di tracciare il cibo e le consegne». Così, se il matrimonio rappresenta sempre una grande festa per tutti, grazie ai Foodbusters la felicità si moltiplica.

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