Tre giovani tentano di rubare un’auto
Arrestati, una è incinta all’ottavo mese

Tre giovani tentano di rubare un’auto Arrestati, una è incinta all’ottavo mese
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Venerdì 12 Aprile 2019, 04:30
CIVITANOVA - Sorpresi mentre stavano armeggiando attorno a un’auto, sono stati arrestati per tentato di furto. La zona di Villa dei Pini ancora nel mirino dei topi d’auto. Teatro dell’ennesimo episodio, questa volta è stata via Toscana dove, intorno alle 3 di mercoledì notte, due uomini di 38 e 39 anni e una donna di 33 anni, tutti del Fermano, avrebbero cercato di rubare una Fiat Panda: un raid andato a vuoto per il pronto intervento delle forze dell’ordine impegnate in un’operazione notturna di controllo sul territorio. 

 

A far saltare i piani del terzetto è stata proprio la presenza degli agenti del commissariato supportati in un secondo momento dai militari dell’Arma. A far scattare l’operazione il fatto che la pattuglia ha notato i tre giovani attorno all’auto presa di mira: alla vista degli uomini in divisa i due giovani e la donna hanno cercato di allontanarsi in tutta fretta, una scelta non proprio felice. La circospezione con cui si sono mossi ha immediatamente insospettito gli agenti i quali subito hanno provveduto a fermarli e a controllarli. Gli accertamenti hanno poi portato a risultati concreti. I tre giovani, infatti, sono stati trovati in possesso di strumenti adatti allo scasso.

Dall’identificazione è risultato che la giovane donna è residente a Porto Sant’Elpidio ed è all’ottavo mese di gravidanza, mentre gli altri due sono giovani già noti alle forze dell’ordine. Come detto, l’operazione preziosa è stata la collaborazione di una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Civitanova. I tre malviventi sono stati portati in commissariato dove è stato loro contestato il reato di tentativo di furto con scasso. Vista la flagranza di reato, per i tre è scattato l’arresto. 
Nella tarda mattinata di ieri i tre giovani sono comparsi dinanzi al giudice in tribunale a Macerata per il rito direttissimo: il pm Marco Tarquinio Severini ha chiesto per uno dei giovani la custodia in carcere, per gli altri due i domiciliari. Il giudice Federico Simonelli ha convalidato gli arresti, disposto la misura dell’obbligo di dimora e rinviato al 17 maggio per la celebrazione della discussione con rito abbreviato. Sono difesi dagli avvocati Antonio Crisanti e Laura Posa del foro di Fermo.
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