«Attenzione per evitare le truffe». I carabinieri in chiesa per informare gli anziani

I carabinieri in chiesa a Sant'Angelo in Pontano
I carabinieri in chiesa a Sant'Angelo in Pontano
di Carla Passacantando
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Lunedì 25 Ottobre 2021, 08:55

SAN SEVERINO Continua la campagna di prevenzione contro le truffe da parte dei carabinieri in chiesa e nei centri anziani del territorio. Negli ultimi fine settimana il comandante della stazione dei carabinieri di San Severino Marche, luogotenente Massimiliano Lucarelli, si è recato nella chiesa di San Domenico e in quelle di Cesolo e Taccoli per diffondere quanto più possibile anche nelle frazioni alcuni consigli utili.


Al termine dell’eucarestia don Antonio, don Noè e don Donato gli hanno consentito di parlare delle truffe più diffuse, oltre che delle accortezze da adottare per prevenire i furti. Lo stesso ha fatto il comandante della stazione carabinieri di Loro Piceno, luogotenente Giorgio Bibini, nella chiesa di Sant’Angelo in Pontano, alla presenza di don Claudio. Anche a Belforte del Chienti il comandante della locale stazione, luogotenente cs, carica speciale, Giuseppe Semeraro, ha raggiunto gli anziani nella bocciofila e il centro anziani, oltre che nella chiesa di Camporotondo di Fiastrone. Analoga iniziativa si è svolta a Gualdo dove, a parlare è stato il comandante della stazione di Sarnano, luogotenente Donato Carrieri, accolto da don Bruno. Tutti possono essere vittima di truffa. Ecco, allora, che tutti i cittadini devono prestare particolare attenzione soprattutto ai raggiri online, diffidando di coloro che preannunciano vincite in denaro o in viaggi, leggendo attentamente ciò che si sottoscrive e soprattutto ponendo sempre attenzione a non fornire alcun dato personale e del proprio conto corrente, quali iban e password. La truffa perpetrata nei confronti dei più anziani è un fenomeno tanto più esecrabile ed invasivo perché i manipolatori di turno agiscono spesso con la volontà di entrare in casa, con la finalità di portar via i ricordi di una vita. Spesso gli anziani che vengono raggirati non vogliono denunciare il fatto per la vergogna di non aver compreso per tempo la situazione. Oltre al danno economico si ha anche un forte disagio emotivo e una diminuzione della propria autostima, fatto che rende il reato tanto più odioso perché colpisce il patrimonio più grande dei nonni, che della loro saggezza e assennatezza vogliono, giustamente, vantarsi con le generazioni successive. Sono così le raccomandazioni rivolte, compresa quella di non avere alcuna remora nel denunciare. I truffatori sono molto abili, non usano toni perentori o maleducati, ma sono spesso gioviali e affabili, utilizzano un linguaggio corretto e si vestono in modo curato ed elegante.  

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