Tolentino, mancano i preti e le messe
diminuiscono. Lettera ai parrocchiani

Tolentino, mancano i preti e le messe diminuiscono. Lettera ai parrocchiani
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Martedì 20 Ottobre 2015, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 11:23
TOLENTINO - Una rivoluzione nelle parrocchie tolentinati: create due maxi Unità pastorali che riuniscono rispettivamente dodicimila e ottomila fedeli.



Il provvedimento è stato preso dal vescovo monsignor Nazzareno Marconi per far fronte al calo dei sacerdoti che ha costretto addirittura a una riduzione delle messe festive, come è accaduto per esempio nell'Unità pastorale di San Catervo, che raccoglie anche parrocchie Santa Famiglia e Spirito Santo, retta da don Gianni Carraro. “Stiamo muovendo i primi passi nella nuova Unità pastorale - ha scritto in questi giorni don Carraro ai parrocchiani - come sapete, i sacerdoti sono diminuiti e quindi il lavoro è aumentato.



Un primo segno visibile è la forzata diminuzione delle messe festive. Ognuno è invitato ad organizzarsi al meglio. San Catervo per ora non ha più un vice parroco ufficiale, ma si cerca di valorizzare al meglio i sacerdoti anziani che ci sono. Ringraziamo il Signore per il dono dei nostri sacerdoti”. Il riordino è stato deciso anche in funzione di una nuova distribuzione dei sacerdoti sul territorio al fine di mantenere la loro presenza e limitare al massimo i disagi per i fedeli. I parroci avranno un maggiore territorio da coprire e inevitabilmente saranno costretti ad adeguare la loro missione.

Come detto, a Tolentino sono due le Unità pastorali, oltre a quella di San Catervo c'è quella del santissimo Ccrocifisso, retta da don Andrea Leonesi che da circa una settimana, si è trasferito nella casa del parroco adiacente alla chiesa di San Francesco. “Sto vivendo una nuova esperienza - dice il sacerdote -, sto trasferendo le ultime cose nella nuova casa. Ho molte responsabilità ora. Ho trovato, comunque, la collaborazione di tutti. Per noi, quella del coordinatore, è certamente una figura nuova, anche se ci sono stati esperimenti analoghi in altre parti d'Italia; e la nuova situazione richiede la collaborazione di tutti i sacerdoti”. L'Unita pastorale coordinata da don Andrea Leonesi racchiude nove chiese e cinque parrocchie: San Francesco, Santissimo Crocifisso, Le Grazie, San Giuseppe, Santa Maria Maddalena che comprende Paterno, Colle, Regnano. Una gran lavoro per il religioso al quale il vescovo, monsignor Nazzareno Marconi ha affiancato due sacerdoti collaboratori. Ad aiutarlo ci sono l'ex parroco di San Francesco don Vittorio Serafini che ora è rettore della chiesa di Santa Maria, e don Guido Cimini, cappellano dell'ospedale Santissimo Salvatore. Anche i laici hanno un ruolo importante nell'Unità pastorale.
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