Lo sfogo di una commerciante: «Strada chiusa, ma nessuno ci ha avvisati, non ho potuto aprire il negozio»

Lo sfogo di una commerciante: «Strada chiusa, ma nessuno ci ha avvisati, non ho potuto aprire il negozio»
Lo sfogo di una commerciante: «Strada chiusa, ma nessuno ci ha avvisati, non ho potuto aprire il negozio»
di Carla Passacantando
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Mercoledì 5 Aprile 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 12:35

TOLENTINO Va ad aprire il negozio come tutte le mattine, ma trova il marciapiede transennato e la strada chiusa. Come lei anche gli altri negozianti e i residenti della stessa via. Ad accendere i riflettori su quanto avvenuto ieri mattina, in via Pacifico Massi a Tolentino, nel giorno di mercato, è la negoziante Monica Fammilume, presidente del comitato dei commercianti del centro. Il montaggio di una gru per un cantiere edile per la ricostruzione ha infatti bloccato l’ingresso di negozi e garage. Ma a indignare Fammilume è stata la mancanza di comunicazione. «Non c’è attenzione per il lavoro dei negozianti - dice -. Noi andiamo ad aprire le nostre attività solo per far circolare aria nei locali. Credo che avere una pianificazione dei lavori in centro sia assolutamente dovuto a noi operatori, in modo tale da poter aver la possibilità di avvisare i clienti che si resta chiusi per l’intervento di ricostruzione in corso. Forse è troppo difficile, o non c’è attenzione nei confronti di chi lavora. Bisogna lavorare in sinergia per il bene di tutti: questo dovrebbe essere il motto per reagire ai danni del terremoto». 

 

È molto amareggiata la commerciante: «Tutti parlano di centro storico, di attività commerciali, ma nessuno poi ci tutela. Ai lavori post sisma – ha spiegato – siamo preparati, ma dovremmo essere anche avvertiti. Se avessi saputo della chiusura della via sarei potuta rimanere a casa e avrei inviato un messaggio alla clientela per comunicare che la strada sarebbe stata chiusa, come il negozio, per tutto il giorno. Ci sono anche due garage vicino al mio negozio che sono rimasti bloccati con i residenti che non potevano uscire. Cosa costa far un avviso - si chiede?». Poi evidenzia la necessità di maggiore organizzazione per il futuro.

«Questa è una gru, ma ne arriveranno altre perché stanno aprendo tanti cantieri. È inconcepibile che non ci siano degli avvisi.

Sarebbe bene fare una mappatura dei cantieri e che l’apertura degli stessi ci venga comunicata almeno due o tre giorni prima. Non possiamo accorgerci del disagio la mattina stessa». 

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