Esplode la rabbia dei cittadini: «Ratti e piccioni nelle case inagibili. È un’invasione, si intervenga subito»

Esplode la rabbia dei cittadini: «Ratti e piccioni nelle case inagibili. È un invasione, si intervenga subito»
Esplode la rabbia dei cittadini: «Ratti e piccioni nelle case inagibili. È un’invasione, si intervenga subito»
di Carla Passacantando
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Lunedì 26 Luglio 2021, 06:05

TOLENTINO  - Una petizione per chiedere la bonifica delle abitazioni inagibili infestate da topi e piccioni e un intervento urgente. A chiederlo al Comune e agli organi competenti nel settore della sicurezza e della salute pubblica sono i residenti di via 1° Maggio. Oltre al sindaco sono stati informati il prefetto di Macerata, il comandante della polizia locale, il dirigente dell’Ufficio igiene e sanità pubblica dell’Asur. 


«Le precarie condizioni igienico sanitarie - denunciano gli abitanti - dall’evento sismico del 2016 sono andate peggiorando sempre più e ad oggi siamo in uno stato di totale degrado e abbandono. Le fogne risultano totalmente intasate da molti mesi. Gli edifici inagibili sono abitati da famiglie di topi e piccioni che possono riprodursi indisturbati e spesso ce li ritroviamo nelle case. Le deiezioni dei piccioni minacciano seriamente la salute pubblica soprattutto dei bambini presenti nelle poche abitazioni agibili. A nulla sono valse le richieste verbali di intervento in questi cinque anni, in quanto, le soluzioni si sono dimostrate insufficienti, sporadiche o inefficaci.

Situazioni peraltro comuni ad altre vie del centro». 


Gli abitanti chiedono quindi «di intervenire con la massima urgenza con rimedi definitivi, che permettano di allontanare i piccioni e le relative zecche senza l’uso di pesticidi tossici». Gli abitanti della via sottolineano che le trappole per i ratti del Cosmari si sono rivelate inefficaci. «In quest’epoca di pandemia - continuano - non vogliamo che la peste si sviluppi da Tolentino. Si segnala il tutto affinché ciascun organo che ha ricevuto la lettera possa compiere tutti gli accertamenti, per verificare lo stato di tale sito, per compiere adeguate indagini, gli opportuni interventi di bonifica, con mezzi adeguati, onde evitare gravi conseguenze per la salute. 


I cittadini lasciano intendere di essere decisi a ottenere ascolto. «I soggetti responsabili - concludono - verranno chiamati a risponderne in sede amministrativa, civile e penale dinanzi alle autorità competenti per condotte omissive e mancato rispetto delle norme di legge vigenti.» 

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