La rabbia dei commercianti in piazza: «Siamo pronti a un’apertura unilaterale»

I commercianti in piazza con il sindaco
I commercianti in piazza con il sindaco
di Carla Passacantando
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Venerdì 2 Aprile 2021, 06:45

TOLENTINO - I commercianti ieri hanno consegnato al sindaco Giuseppe Pezzanesi le chiavi dei loro negozi, contenute in una scatola con la scritta “La nostra vita”. Parrucchieri, estetiste, commercianti di abbigliamento, borse e scarpe, gioiellieri, ristoratori, titolari di palestre e piscine, hanno partecipato alla manifestazione con tanto di cartelloni e striscioni. «Non moriremo di Covid, ma di fame», era uno degli slogan dei cartelli portati in piazza della Libertà.

Erano presenti anche esercenti di comuni limitrofi. I commercianti sono scesi in piazza per chiedere la riapertura delle loro attività, la possibilità di rientrare nei ristori in riferimento all’ultimo decreto e di essere sottoposti al vaccino in modo da riprendere l’attività con totale sicurezza per i clienti. 

Richieste che testimoniano lo stato di forte difficoltà in cui si trovano gli operatori commerciali e che sono state sposate dal primo cittadino, il quale ha assicurato che si farà portavoce verso Prefettura, Regione e Governo. «Non è più possibile sopportare – ha spiegato il sindaco - la chiusura di una parte di attività che sono parte fondante del nostro tessuto economico. Non bastano i ristori, serve poter riaprire quanto prima, anche per dare dignità a tanti titolari di importanti esercizi che hanno fatto anche investimenti considerevoli per garantire la sicurezza propria e dei clienti. Come già in passato, siamo al fianco di questi nostri concittadini che, in maniera encomiabile, prima di chiudere definitivamente, hanno promosso questa protesta per evidenziare tutte le loro difficoltà. Con i colleghi di giunta siamo impegnati a predisporre una delibera per chiedere che nel prossimo Dpcm venga prevista quanto prima la riapertura di tali attività, nel rispetto delle norme anticontagio». La delibera, in cui si chiede al governo di riaprire le attività a partire dal 7 aprile, è stata approvata ieri in serata. Ora sarà inviata a prefetto, presidente della Regione e Governo. 

«Non è giusto tenerci chiusi – ha detto ieri in piazza il parrucchiere Igor Galassi -, perché abbiamo rispettato le normative; oltre tutto è stato appurato che nessun parrucchiere ha contagiato o è stato contagiato dai clienti.

Nel negozio c’è sicurezza, perciò chiediamo la riaperta immediata». In piazza c’era pure Carla Nardi titolare del negozio di abbigliamento Velvet «Chiediamo la riapertura – ha affermato - noi del settore dell’abbigliamento abbiamo investito centinaia di migliaia di euro per la nuova collezione e ora abbiamo i magazzini pieni e non possiamo vendere».

Gabriella Accoramboni della gioielleria Fratelli Casadidio: «Stiamo pensando a un’azione di forza e a riaprire tutti insieme, perché non sono certo queste piccole attività ad ampliare il contagio». Ieri in piazza c’erano anche alcuni amministratori tra cui il vicesindaco Luconi che ha sottolineato il carattere pacifico della protesta. A margine della manifestazione Pezzanesi ha rivelato che nell’ultima conferenza dei sindaci ha chiesto a Regione e Asur di aprire a Tolentino un punto vaccinale, utilizzando le Terme di Santa Lucia.
 

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