Stranieri sfruttati, malpagati e alloggiati in un rudere: azienda sequestrata per caporalato, arriva il commissario

Tolentino, stranieri sfruttati, malpagati e alloggiati in un rudere: azienda sequestrata per caporalaggio, arriva il commissario
Tolentino, stranieri sfruttati, malpagati e alloggiati in un rudere: azienda sequestrata per caporalaggio, arriva il commissario
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Martedì 27 Aprile 2021, 11:18 - Ultimo aggiornamento: 11:33

TOLENTINO - I controlli sull'emersione degli stranieri tolgono il coperchio a fenomeni di sfruttamento e caporalaggio. Come quello scoperto in un'azienda di Tolentino.

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Qui alcuni stranieri lavoravano senza formazione e visite mediche, per uno stipendio molto basso e dovendo pagare (al posto dell'azienda come indica la lgge) le pratiche per la regolarizzazione. In più erano costretti a dormire in un immobile fatscente. L'azienda è stata sequestrata e affidata a un commissario.

Nell’ambito dei controlli periodici sulle richieste di emersione 2020 e dei rapporti fittizi di lavoro per cittadini
stranieri il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro accertava l’irregolarità di alcune aziende constatando
l’esistenza di forme di sfruttamento dei destinatari di tale sanatoria e appurando la presenza di condizioni di
lavoro caratterizzate da mancanza di adeguata retribuzione e lo svolgimento delle attività lavorative in
violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare i lavoratori operavano senza essere
stati sottoposti ad alcuna visita medica preventiva né aver svolto adeguata formazione ed informazione.
I militari dell’Ispettorato del Lavoro in una delle aziende controllate, con sede legale a Tolentino
documentavano delle vere e proprie modalità criminali tipiche del cosiddetto Caporalato in quanto gli operai,
indigenti e bisognevoli di un rapporto di lavoro, pur di poter sanare la loro posizione di clandestinità sul
territorio italiano, erano stati costretti a versare a proprie spese, la somma di euro 500,00, contrariamente a
quanto disposto dal d.l. 34/2020, che obbliga esclusivamente il datore di lavoro al versamento di tale somma.
Gli stessi, inoltre, erano stati alloggiati presso un immobile inidoneo ed insalubre, a Macerata le cui condizioni
di degrado in cui erano costretti a vivere e lavorare venivano accertate unitamente al comando della polizia
locale di Macerata.
In ragione di tali irregolarità ed illeciti penali l’Autorità Giudiziaria, ravvisata l’esigenza di evitare ripercussioni
negative sui livelli occupazionali e al fine di salvaguardare i lavoratori, disponeva in luogo del sequestro
dell’azienda il controllo giudiziario della stessa nominando un amministratore giudiziario e garantendo così la
prosecuzione dell’attività lavorativa. Tale provvedimento, richiesto dal Dottor Enrico RICCIONI sost
procuratore della Procura presso il Tribunale di Macerata, è stato emesso dal giudice dott. Domenico POTETTI.
Lo sfruttamento del lavoro non è un fenomeno isolato ad alcune Regioni d’Italia, ma è più diffuso di quanto si
possa immaginare.
Il Nucleo Ispettorato del lavoro Carabinieri di Macerata in sinergia con l’Arma territoriale e con l’ispettorato
territoriale del lavoro è da sempre impegnato al contrasto dello sfruttamento e condizionamento del mercato del
lavoro, in cui non di rado si insinuano i tentacoli di forme di manifestazione criminali strutturate a danno di
categorie deboli disposte a qualsiasi sopruso pur di lavorare.

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