Malore in casa dopo la cena con la figlia e la sorella: l'avvocato Vitali muore a 64 anni

Tolentino, malore in casa dopo la cena con la figlia e la sorella: l'avvocato Vitali muore a 64 anni
Tolentino, malore in casa dopo la cena con la figlia e la sorella: l'avvocato Vitali muore a 64 anni
di Carla Passacantando
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Giovedì 29 Ottobre 2020, 10:31

TOLENTINO - Stroncato da un malore poco dopo aver cenato a casa con la sorella e la figlia Giulia. È morto Lorenzo Vitali, avvocato di 64 anni.

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Il legale era molto conosciuto, non solo a Tolentino, per la sua attività. Aveva lo studio legale a Palazzo Europa: lavorava con altri avvocati, il nipote Gianluca Aliscioni, Laura Carducci, Francesca Orazi e da qualche tempo anche la figlia Giulia. La notizia della sua morte ha scosso tutta la comunità di Tolentino

La professione

Lorenzo Vitali si era laureato nel 1981 e nel 1985 si era iscritto all’Albo degli avvocati di Macerata, aveva svolto l’attività di vicepretore fino alla fine degli anni Novanta. È stato anche magistrato onorario alla Pretura di Tolentino.

Gli amici lo ricordano come un grande tifoso della Juventus, frequentava il Circolo cittadino. L’avvocato lascia la figlia Giulia con Claudio, la sorella Palma, i nipoti Gianluca con Simona e Maria Sole, Francesca con Marco, Ludovica, Leonardo e tanto vuoto nel cuore di chi lo conosceva. La camera ardente è stata allestita alla sala del commiato Terracoeli, mentre i funerali si svolgeranno oggi alle 15.30 nella chiesa dello Spirito Santo.

Le testimonianze

«Era professionale e meticoloso – ricorda l’avvocato Anna Quercetti, consigliere comunale del Pd, che è stata praticante nel suo studio -. Era precisissimo sul lavoro. Era ironico e intelligente, innamorato del lavoro e della famiglia. Era un personaggio. Il burbero dal cuore d’oro: così lo ricordo da giovane praticante e così voglio continuare a ricordarlo». Tanti i messaggi di parenti, amici e colleghi. «Lorenzo, ci mancherà la tua grande ironia – ha scritto il legale Alessia Pupo -. Era di una simpatia unica. Ora starà già giocando di nuovo a carte con papà Ermanno e si staranno sfottendo come erano soliti fare». Luca Giuseppetti, sindaco di Caldarola, ha aggiunto «Grande amico e compagno di classe nei 5 anni di liceo, sempre scherzoso e spensierato, così lo voglio ricordare».

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