Truffa dello specchietto: da Siracusa a San Severino per raggirare. Smascherato il truffatore che voleva 270 euro. Ecco come

Truffa dello specchietto: da Siracusa a San Severino per raggirare. Smascherato il truffatore che voleva 270 euro. Ecco come
Truffa dello specchietto: da Siracusa a San Severino per raggirare. Smascherato il truffatore che voleva 270 euro. Ecco come
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Sabato 13 Agosto 2022, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 07:23

SAN SEVERINO MARCHE - I Carabinieri di San Severino Marche hanno denunciato  un uomo per aver tentato la cosiddetta truffa dello specchietto.   Alle 11 del 30 luglio una signora stava uscendo dal parcheggio dell’ospedale “Bartolomeo Eustachio”, nel fare manovra ha sentito un rumore sul lato destro della propria auto ma, certa comunque di non aver urtato nessun mezzo, ha proseguito nella marcia. La donna ha poi notato il conducente di un’altra auto che le lampeggiava e si è fermata.  Il ragazzo, sceso dal mezzo, con termini garbati, ha fatto notare alla signora un danno allo specchietto e l’ha convinta con tante “chiacchiere” che ne era la responsabile.

La trattativa amichevole

 A questo punto è iniziata trattativa dai toni amicali, al termine della quale l’uomo ha chiesto 270 euro di risarcimento in contanti per il danno subito.

Ormai convinta di dover consegnare la somma, la vittima ha chiesto al suo interlocutore di seguirla a casa, non avendo la disponibilità del contante.  Le due macchine sono così ripartite in direzione dell’abitazione ma, ad un certo punto, l’uomo ha cambiato direzione e se ne è andato, temendo forse l’intervento delle Forze dell’Ordine. I Carabinieri, grazie alle telecamere del Comune di San Severino Marche e alla collaborazione della polizia locale, hanno ricostruito i movimenti delle due auto e hanno scoperto che l’uomo aveva scelto la vittima e l’aveva seguita ben prima di esperire il tentativo di truffa.

I precedenti

Grazie alle informazioni fornite dai Carabinieri della Provincia di Siracusa, ove risiede il denunciato, alle testimonianze e al riconoscimento fotografico, in pochi giorni, i militari hanno dato un volto e un nome al ragazzo, già noto per reati della stessa natura.  

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