Una bomba nascosta nel garage, due uomini finiscono in manette. L’ordigno della seconda guerra mondiale rimosso dagli artificieri

Il materiale sequestrato
Il materiale sequestrato
di Benedetta Lombo
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Martedì 1 Marzo 2022, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 15:11

SERRAVALLE DI CHIENTI - Avevano una bomba della Seconda Guerra Mondiale in garage, l’ordigno è stato rimosso dagli artificieri e fatto brillare in una cava. Trovati anche un fucile rubato, una pistola e 250 cartucce. Due uomini in manette: un 58enne di Camerino e un 54enne slovacco. Ieri mattina i due hanno patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione.

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L’articolata indagine è stata condotta dai carabinieri della Stazione di Serravalle di Chienti insieme ai colleghi della Stazione di Camerino e del Nucleo Operativo della città camerte che venerdì scorso hanno arrestato due pregiudicati ritenuti responsabili di furto, ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizionamento.

I militari della Compagnia di Camerino, guidata dal capitano Angelo Faraca, infatti hanno eseguito una perquisizione e in un garage nella disponibilità dei due uomini a Serravalle hanno trovato un fucile di cui in passato era stato denunciato il furto, una pistola e il relativo munizionamento composto da oltre duecentocinquanta cartucce. Nel corso della stessa attività di controllo i militari hanno anche ritrovato un ordigno bellico per il quale è stato necessario richiedere l’intervento sul posto degli artificieri dell’Arma.

La bomba, un proiettile di artiglieria risalente alla Seconda Guerra Mondiale, è stata trasportata e fatta brillare in sicurezza in una cava individuata al momento. I due uomini invece, uno slovacco di cinquantaquattro anni ed un camerte di cinquantotto, al termine delle attività di rito, sono stati arrestati e su disposizione del pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Enrico Barbieri sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida fissata per ieri in Tribunale a Macerata dinanzi al giudice per le indagini preliminari Domenico Potetti. Così ieri dopo le convalide dei due arresti i due uomini hanno chiesto e ottenuto di accedere al rito del patteggiamento concordando la pena in un anno e quattro mesi di reclusione.

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