Piatto di spaghetti cacio e pepe alle 6: la proposta provocatoria è un boom

Piatto di spaghetti cacio e pepe alle 6: la proposta provocatoria è un boom
Piatto di spaghetti cacio e pepe alle 6: la proposta provocatoria è un boom
di Veronica Bucci
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Domenica 8 Novembre 2020, 02:00

SARNANO  - «Pensavo di essere folle, ma avere clienti nel mio ristorante alle 6 del mattino mi ha fatto sentire a casa». Luciano Capomasi, titolare del locale Ai Pini di Sarnano, ha ringraziato così i commensali che ieri mattina si sono svegliati all’alba per partecipare ad una insolita colazione a base di spaghetti cacio e pepe. La mattinata era stata organizzata per dimostrare «la versatilità dei commercianti che si adattano a tutto - ha commentato il ristoratore - e non pensavo che avrei avuto questo grande sostegno. Ho accolto nel ristorante circa 30 persone: il numero massimo che il mio locale può contenere con le normative Covid». 
 
«Sono stato sorpreso dalla numerosa presenza, non solo dei sarnanesi, ma anche di persone arrivate da fuori - continua Capomasi -. Una coppia di Potenza Picena è partita alle 5 da casa per venire a mangiare da me; poi non è mancata la rappresentanza dell’amministrazione di Sarnano». E se Capomasi è convinto che tutti i commensali lo abbiano sorpreso con la loro presenza, in realtà sono stati loro a rimanere a bocca aperta quando hanno saputo che l’abbondante colazione era stata offerta dal ristoratore: «Non lo avevo detto a nessuno - confida - perché volevo evitare che si pensasse ad una strategia per riempire il locale. Io sono fatto così: mi ha fatto piacere farlo e soprattutto aver avuto così tante persone che hanno risposto». 

Un momento di spensieratezza, in cui con il rispetto delle norme anticovid, è stato lanciato il messaggio che Capomasi voleva mandare alle istituzioni: «Ci siamo divertiti - dice - mi ha fatto piacere che la gente abbia portato sorrisi nel mio locale in un momento come questo. La colazione è finita con ciambelle di mosto, cioccolata spalmabile e vino cotto. Mi auguro che il messaggio sia stato recepito. Torno a ribadire che la mia non è stata una protesta vera e propria, ma un modo per dimostrare che io, come altri commercianti, sono disposto ad adattarmi, ma è necessario che chi governa si metta una mano sulla coscienza». 

L’esperimento riuscito è servito al locale di Sarnano per lanciare una nuova abitudine: «L’intenzione è di replicare - annuncia Capomasi - faremo degli appuntamenti a tema una volta al mese.

Sabato apriremo il ristorante alle 14 per la merenda di San Martino. In questo momento bisogna adattarsi e noi siamo pronti a farlo».

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