SARNANO Palpeggiata in campeggio dal papà dell’amica. Con questa accusa un 52enne di origine straniera residente ad Ancona è stato condannato ieri a un anno e otto mesi per violenza sessuale aggravata. I giudici hanno riconosciuto la diminuente del fatto di minore gravità, il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a tre anni.
I fatti contestati risalgono al 15 luglio del 2019 quando, secondo l’accusa, l’imputato con la propria famiglia era andato in un campeggio a Sarnano insieme alla famiglia dell’amichetta di scuola della figlia per trascorrere qualche giorno insieme.
Minorenne sentuta in modalità protetta
Ne era seguita un’immediata denuncia ai carabinieri. La minore fu poi sentita in modalità protetta con la formula dell’incidente probatorio e riferì che le violenze sarebbero avvenute verso le 4 di notte perché in entrambe le occasioni aveva visto l’orario sul proprio telefono cellulare. Ieri la discussione: il pm Vincenzo Carusi ha chiesto la condanna a tre anni, il difensore, l’avvocato Roberto Meriggi, ha sostenuto l’estraneità del proprio assistito alle accuse evidenziando contraddizioni della minore quando fu sentita dal Gip. I giudici del collegio, presieduto di Andrea Belli, hanno condannato l’imputato a un anno e otto mesi e disposto il pagamento di una provvisionale di 2.500 euro (ne erano stati chiesti 20.000 dalla parte civile).
Tra 90 giorni saranno depositate le motivazioni, poi la difesa valuterà un eventuale appello. «L’accusa si regge sulle parole della persona offesa che si è contraddetta numerose volte. Il mio assistito si è sempre dichiarato estraneo ai fatti», ha commentato l’avvocato Meriggi. La mamma della minorenne è parte civile con l’avvocato Gennaro Eufemia del foro di Ascoli.
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