Sant'Angelo in Pontano, addio Giuseppe Domizi, aveva 88 anni. Fondò il ristorante “Pippo e Gabriella”

Giuseppe Domizi
Giuseppe Domizi
di Andrea Mozzoni
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Domenica 21 Agosto 2022, 01:25 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 07:50

SANT’ANGELO IN PONTANO Se ne è andato a 88 anni Giuseppe Domizi, fondatore del ristorante “Pippo e Gabriella”. Una vera e propria istituzione per la categoria che dal 1978 a Sant’Angelo in Pontano ha reso celebre il suo locale a conduzione familiare anche oltre i confini regionali. 
 

Partito per cercare maggiore fortuna nella Capitale, lì iniziò a lavorare come cameriere presso l’Hostaria romana, nei pressi del Teatro Sistina, dove conobbe i più grandi divi degli anni Cinquanta, attori del calibro di Alberto Sordi, Walter Chiari e Anna Magnani. Poi la decisione di mettersi in proprio, dapprima aprendo un ristorante nella periferia di Roma e poi tornando, appunto, nella sua terra d’origine, dove è stato presenza fissa e cordiale, punto di riferimento in sala per marchigiani e turisti fino all’insorgere della pandemia. La notizia ha suscitato un unanime cordoglio, con messaggi di affetto giunti dai clienti, dal mondo politico, così come da quello dello sport. 

Oltre che fianco a fianco con la moglie Gabriella, infatti, Giuseppe Domizi ha gestito con amore e dedizione il ristorante insieme ai figli Marco e Fabio, quest’ultimo speaker delle partite casalinghe della Lube Volley. La stessa società di pallavolo ha dedicato a “Pippo” un post sulla propria pagina Facebook: «Lutto in casa Lube - recita il messaggio -, Proprietà, dirigenti, collaboratori, squadra e staff di A.S. Volley Lube si stringono attorno allo speaker Fabio Domizi e ai suoi cari per la scomparsa del padre Pippo. Alla famiglia Domizi vanno le più sentite condoglianze di tutto il mondo Lube e dei tifosi biancorossi, di cui il Club si fa portavoce». 

La morte di Domizi fa seguito a un altro v lutto che ha recentemente colpito la comunità di Sant’Angelo in Pontano, come ricordato dal sindaco Vanda Broglia: «Pippo così come Duilia Caporaletti (la ristoratrice deceduta una settimana fa all’età di 93 anni in seguito ad una malattia, fondatrice nel 1968, anch’essa insieme al marito, dell’omonimo ristorante, ndr.) ha creato la ristorazione del nostro paese - ha affermato il primo cittadino -, entrambi sono stati portatori di un’arte antica e delle tradizioni culinarie nostrane, persone che tanto hanno lavorato nella loro vita. Voglio ricordare Pippo come una persona gioviale, socievole, che amava stare in mezzo ai suoi avventori, conosceva tutti ed è stato capace di fidelizzare la propria clientela che non poteva non affezionarsi a lui. Celebri in questo senso i suoi precedenti romani, quando con i suoi metodi marchigiani riusciva ad attirare l’interesse di grandi personaggi. Come lui, tutta la sua famiglia si è sempre dedicata a questa attività - ha concluso il sindaco Broglia -, per questo ci troviamo in un momento di vero dispiacere e ne approfitto per rinnovare la vicinanza e le condoglianze dell’Amministrazione comunale». 

A riprova delle parole della prima cittadina, centinaia le condoglianze espresse sui social sempre al figlio Fabio, testimonianze d’affetto di diverse generazioni che hanno passato momenti di serenità nel ristorante e che hanno voluto così omaggiare lo storico ristoratore.

La camera ardente è stata allestita nel salone attiguo al ristorante, mentre il funerale di Giuseppe Domizi si terrà domani, lunedì 22 agosto presso il centro di comunità SS Salvatore di Sant’ Angelo in Pontano.

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