SANT’ANGELO IN PONTANO - Una serata doverosa e indimenticabile per sottolineare da parte dell’Accademia italiana della cucina la bontà del cibo della tradizione maceratese ma, soprattutto, per tenere viva la memoria di due pilastri della ristorazione dell’entroterra. L’eccellenza culinaria è stata “assaporata” in ogni specialità proposta al ristorante “Da Pippo e Gabriella” gestito, dopo la scomparsa di Giuseppe Domizi, dalla consorte Gabriella Bompadre e dai figli Fabio e Marco, in una serata nel corso della quale è stato insignito dell’onorificenza del Piatto di qualità del sodalizio culinario anche Roberto Marucci, il quale perpetua insieme alla moglie Fabiana la tradizione della cucina della mamma Duilia Caporaletti, spentasi ad agosto appena otto giorni prima del collega “Pippo”.
Per la cinquantina di buongustai intervenuti è stata anche l’occasione per ricordare le due figure di ristoratori storici di Sant’Angelo in Pontano attraverso diversi aneddoti. «È stato bello tornare indietro nel tempo con le ricette care a nostro padre – ricorda Fabio Domizi – come il menù della trebbiatura che abbiamo proposto: dagli affettati e dai “moccolotti de lo batte” all’oca ed alla papera arrosto, un menù “povero” arricchito per l’occasione con carne d’agnello, oltre all’immancabile insalata ed alla classica zuppa inglese, e infine il vino cotto.