Si riattivano i letti Covid e subito riparte la protesta, il sindaco annuncia la mobilitazione

L'ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino
L'ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino
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Venerdì 8 Luglio 2022, 08:38 - Ultimo aggiornamento: 08:41

SAN SEVERINO - «L’Asur sta lavorando alla riattivazione di posti letto Covid all’ospedale “Bartolomeo Eustachio”. Si tratta di una scelta sulla quale l’amministrazione comunale ha espresso fortissime perplessità. Ho fatto presente all’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, e al direttore dell’Asur, Nadia Storti, di non condividere né i tempi né, ancora una volta, i modi». Il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, non fa sconti.

La protesta del sindaco

Il sindaco Rosa Piermattei contesta le intenzioni dei vertici della sanità e si dice pronta a protestare contro quello che con l’assessore comunale alla Sanità, Jacopo Orlandani, definisce «l’ennesimo atto di forza da parte di chi dovrebbe ascoltare i territori».

La decisione dell’Asur non è stata ancora ufficializzata, ma secondo Piermattei «sarà quasi sicuramente come sempre calata dall’alto.

Il nostro sarebbe l’unico ospedale – spiega il sindaco – a aprire un reparto Covid in tutta l’Area Vasta 3 quando a Civitanova ancora esiste un Covid Hospital che resterebbe chiuso. Il nostro ospedale non può essere sfruttato solo nel momento del bisogno se ci sono strutture deputate. Già abbiamo dato la nostra disponibilità, perché ci trovavamo in un’emergenza di tutt’altra portata, ma poi il Covid è entrato in tutta la struttura e ne abbiamo pagato le conseguenze. Non sono stati fatti investimenti che garantirebbero i percorsi sporco - pulito e questo è preoccupante. La sanità regionale ha già più di un conto in sospeso col nostro territorio».

«Aspettiamo che sia nominato un pediatra che rimpiazzi una professionista andata in pensione - cintinua il sindaco -: al momento ci sono più di 400 bambini senza un medico loro dedicato. Attendiamo il potenziamento dell’Oculistica e della Week surgery. Nonostante le promesse non è stato ancora aperto lo Iom, il 118 registra la carenza di dottori e infermieri. Il nostro Primo punto di intervento, nonostante abbia più accessi di altre strutture col pronto soccorso, è carente di specialisti. In Radiologia ci sono macchinari che attendono da tempo di essere sostituiti. Per l’Hospice si è in attesa di nomina di un primario. I locali del Cup sono chiusi addirittura dai primi giorni dell’emergenza terremoto 2016». La Piermattei, annuncia per i prossimi giorni un incontro «con comitati e associazioni, settempedani e non, per valutare insieme la situazione dell’ospedale».

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