Vandali nell’impianto del tennis club, danneggiata la nuova pavimentazione. Il sindaco: «Sono sconsolata»

Vandali nell’impianto del tennis club, danneggiata la nuova pavimentazione. Il sindaco: «Sono sconsolata»
di Veronica Bucci
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Martedì 6 Ottobre 2020, 07:15
SAN SEVERINO - Vandali in azione, nella notte tra sabato e domenica scorsa, nell’impianto del tennis club San Severino Marche di via Campo Fiera. Ignoti sono penetrati all’interno della struttura e, utilizzando probabilmente un paletto in ferro usato per sostenere una rete di recinzione, hanno danneggiato in più punti la nuova pavimentazione che era stata inaugurata a settembre dello scorso anno. 


 
Il tappeto colorato, realizzato in resina acrilica, era stato poggiato come ultimo strato del nuovo terreno di gioco, costato complessivamente più di 80mila euro. 
«Sono sconsolata per quanto accaduto, danneggiare la cosa pubblica significa danneggiare se stessi ma questo, purtroppo, alcuni giovani ancora fanno fatica a capirlo - sottolinea il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che aggiunge - Abbiamo inaugurato la nuova pavimentazione appena un anno fa e l’impianto viene utilizzato quotidianamente da tante persone per praticare sport e starsene sereni all’aria aperta. Si tratta di un grave danno per la comunità che va ad aggiungersi alle solite bravate di gioventù di cui, purtroppo, dobbiamo troppo spesso fare i conti. E questo non è giusto. Mi auguro che siano presto identificati i responsabili. Mi piacerebbe incontrarli non per colpevolizzarli ma per responsabilizzarli. E mi piacerebbe che siano loro a farsi avanti, magari chiedendo scusa, e recuperando quel che hanno fatto impegnandosi in lavori che siano socialmente utili alla nostra comunità».

Del fatto sono stati interessati anche i carabinieri della locale stazione che hanno subito avviato le indagini svolgendo un sopralluogo insieme ai gestori dell’impianto, che hanno sporto denuncia contro ignori, e all’assessore comunale allo Sport, Paolo Paoloni. Interessato pure l’assessore alla Sicurezza, Jacopo Orlandani. Ora si spera nell’aiuto delle telecamere di videosorveglianza della zona.

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