Giovane muore in uno schianto
L'amico si risveglia dal coma: "Grazie"

Giovane muore in uno schianto L'amico si risveglia dal coma: "Grazie"
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Giovedì 11 Giugno 2015, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 19:57
SAN SEVERINO - “Grazie di cuore a tutti”. Così, da un letto d'ospedale, Nicola Vitali saluta, tramite il profilo Facebook del fratello gemello Riccardo, gli amici di sempre.



E' un cartello scritto con l'inchiostro nero di una penna biro sul foglio di un quadernone a quadretti quello che tiene in mano. Accanto alla frase, che si chiude con due punti esclamativi, c'è un grosso cuore.



Nella foto le labbra di Nicola accennano solo a un timido sorriso, segno che la guarigione richiederà ancora pazienza e attesa, ma sono i suoi occhi a parlare, come sempre. Con la sua mano Nico è riuscito a scrivere giusto un'altra frase: “Ciao sono Nicola Vitali, ho diciannove anni e ho un fratello gemello più brutto di me”. Poche righe condite da un pizzico di ironia che hanno strappato a tutti un sorriso.



I commenti sotto al post sono di quelli che danno coraggio: “Dai, non mollare”, “Sbrigati a tornare più forte di prima”, “Combatti come facevi dentro al campo e vinci questa partita segnando il gol più importante di sempre. Ti stiamo aspettando tutti”.



Fra i tanti incoraggiamenti c'è anche quello di Gian Filippo Felicioli, giovanissimo giocatore del Milan. Le condizioni di salute di Vitali per giorni hanno lasciato tutti col fiato sospeso. C'era anche lui la notte tra il primo e il due giugno nell'auto che si è scontrata sulla strada fra San Severino e Tolentino con un'altra e sulla quale viaggiava una famiglia romana in vacanza dalle nostre parti.



L'impatto, violentissimo, è costato la vita a Matteo Falistocco che poche ore dopo lo scontro avrebbe compiuto venti anni. Dalle lamiere contorte sono usciti piuttosto malconci anche Mattia Meschini di San Severino Marche e Giacomo Rogani di Pollenza. Per il primo un problema all'occhio sinistro, per il secondo la frattura di un femore, ma niente più. Per Nicola Vitali, invece, si era temuto veramente il peggio a causa di un violento trauma facciale e di diverse altre fatture che sono state ricomposte all'ospedale di Macerata dove il ragazzo è stato tenuto in coma farmacologico fino a venerdì scorso.



Poi il risveglio a tempo di record e il trasferimento nel reparto di neurologia. Probabilmente per lui nei prossimi giorni ci sarà bisogno di un nuovo trasferimento in una struttura riabilitativa specializzata per arrivare ad un recupero pieno. A casa ad aspettare Nicola ci sono il fratello gemello Riccardo e i genitori che gestiscono il ristorante Il Ristoro. Nella sua stanza i biglietti, già acquistati da tempo, per la grande festa di Ligabue a Campovolo di Reggio Emilia in programma per il prossimo 19 settembre. Nico sicuramente non mancherà di esserci.
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