Un affresco medievale nella chiesa, la scoperta dell’architetto Cristini. ​L'opera è di Lorenzo D’Alessandro

L'affresco
L'affresco
di Monia Orazi
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Domenica 16 Gennaio 2022, 10:45

SAN SEVERINO - Scoperto un affresco di Lorenzo D’Alessandro, sotto l’intonaco della chiesa di Sant’Antonio in Cesalonga, posta all’ingresso di San Severino per chi proviene da Castelraimondo, ora non aperta al culto. A confermare che si tratta dell’importante pittore medievale della scuola del quattrocento settempedana, di cui il celebre dipinto “Il matrimonio mistico di Santa Caterina da Siena” è esposto alla National Gallery di Londra, è stato lo storico dell’arte Matteo Mazzalupi, grande studioso dell’artista. 

 
Ad accorgersi dell’affresco è stato l’architetto Luca Maria Cristini, che a novembre scorso aveva organizzato Salvalarte 2021, evento per la scoperta del patrimonio culturale locale. Studiando durante il lockdown l’affresco emerso dopo una serie di lavori alla chiesa, che hanno permesso di togliere parte dello strato di intonaco che lo ricopriva, Cristini ha ipotizzato che fosse del pittore settempedano. L’intuizione di Cristini, è stata confermata da Matteo Mazzalupi, come lui stesso racconta: «A confermare l’attribuzione, è intervenuto lo storico dell’arte Matteo Mazzalupi in un articolo apparso la scorsa settimana sull’autorevole “Il Giornale dell’Arte”.

Lo studioso, oltre a ribadire la paternità del severinate, segnala lo stato di degrado che conferma anche l’urgente appello di Salvalarte per un intervento che deve avvenire al più presto. Solo una completa rimozione degli strati di calce superiori, che auspicabilmente possa interessare tutto il complesso decorativo della chiesa, e un risanamento dall’umidità degli apparati decorativi con il successivo necessario consolidamento degli intonaci, potranno consentire una valutazione adeguata dell’opera in questione e delle altre contenute nella chiesa, dalle quali non è detto non ci si possano attendere ulteriori interessanti sorprese». Cristini spiega che il dipinto rappresenta proprio Sant’Antonio: «L’affresco in questione per quanto si può vedere raffigura il santo titolare della chiesa, inquadrato in due pilieri su cui sono raffigurate piccole figure di altri santi alla maniera dei polittici del secolo XV. La parte inferiore, per un’altezza di circa due metri e mezzo è di certo perduta, in quanto l’intonaco originale è stato completamente deteriorato dalla risalita d’umidità e sostituito qualche decennio fa con uno in cemento». Una scoperta molto importante quella effettuata dall’architetto settempedano.

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