Branchi di cinghiali arrivano davanti alle case. L'ansia dei residenti: «Non usciamo per paura»

Branchi di cinghiali arrivano davanti alle case. L'ansia dei residenti: «Non usciamo per paura»
Branchi di cinghiali arrivano davanti alle case. L'ansia dei residenti: «Non usciamo per paura»
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Sabato 11 Dicembre 2021, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 09:54

SAN SEVERINO  - Silenziosi ma imponenti, sei, sette esemplari arrivano di notte, intorno alle 22, e presidiano il luogo alla ricerca di cibo. Sono i cinghiali che, dato il clima sempre più rigido, stanno cercando di sfamarsi scendendo a valle.

A San Severino, un Comune che vanta un’estensione molto ampia (194 chilometri quadrati), non è la prima volta che vengono avvistati cinghiali nelle campagne, ma mai in passato erano diventati così incuranti della presenza dell’uomo da spingersi in prossimità delle abitazioni e intimorire, così, i residenti. Da qualche sera sono stati visti poco distanti dalla pista di pattinaggio, nella zona residenziale aldilà della strada principale, in particolare in via Brunelleschi. 


«Li abbiamo avvistati da circa una settimana arrivare alla chetichella intorno alle 10 di sera.

Sono meno di una decina, tutti esemplari adulti – racconta Eleonora Ribichini, una residente della zona -. Con tutta calma ispezionano il terreno, evidentemente alla ricerca di cibo, sfilano tra le auto, silenziosi, te li ritrovi davanti al cancello dell’abitazione e devi prestare la massima attenzione perché un incontro con il branco è assolutamente sconsigliabile. Un vicino ha anche tentato di metterli in fuga gesticolando ed urlando, ma gli animali non hanno fatto una piega. Probabilmente hanno già sperimentato la presenza dell’uomo ed in ogni caso non ne hanno timore. Noi, invece, di loro sì. Tant’è che se un componente della famiglia deve uscire al calare delle tenebre ci organizziamo, andando in avanscoperta per vedere se sono arrivati. Solo dopo aver verificato che la via è libera è possibile uscire. Poiché diverse macchine non entrano nei garage già pieni, chi deve lasciare il mezzo in strada teme di fare incontri sgradevoli. Ci stiamo organizzando per informare l’amministrazione per iscritto per tentare di trovare una soluzione, anche perché gli ungulati dapprima stazionavano davanti alle abitazioni, in prossimità di una quercia, a caccia di ghiande. Ora sono passati a setacciare un giardinetto vicino e da un paio di sere hanno scoperto un prato con altre querce nella parte retrostante le abitazioni. Insomma, è un’invasione. Dovrebbero provenire dalla zona della pista di motocross e potrebbero diventare pericolosi anche per gli automobilisti».

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