Emanuele Mosca, morto a 21 anni nel terribile fuori strada. Lo strazio di papà Giovanni: «Era un ragazzo bravissimo»

Emanuele è morto nel terribile fuori strada. Lo strazio di papà Giovanni: «Era un ragazzo bravissimo»
​Emanuele è morto nel terribile fuori strada. Lo strazio di papà Giovanni: «Era un ragazzo bravissimo»
di Carla Passacantando
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Domenica 2 Ottobre 2022, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 3 Ottobre, 08:24

SAN GINESIO - Una serata insieme a cena e poi, all’improvviso, il terribile schianto. Choc per la morte di Emanuele Mosca, 21 anni, di Tolentino, vittima dell’incidente stradale avvenuto lungo la provinciale 502, nella frazione di Morichella, a San Ginesio. Con lui nell’auto, c’erano due giovani, anche loro di 21 anni (D.C., che era alla guida della vettura, e A.M.), e una ragazza di 22 (N. C. le sue iniziali), tutti di Tolentino. Sono rimasti feriti in maniera grave e a preoccupare sono soprattutto le condizioni del conducente, che si trova in rianimazione. 

 
La comitiva stava tornando a casa da una cena con gli amici a Sarnano.

L’incidente è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, qualche minuto dopo le 2. I quattro giovani viaggiavano a bordo di una Bmw in direzione di Tolentino quando, all’improvviso, per cause in corso di accertamento, all’altezza di una curva il veicolo ha sbandato, è uscito di strada e ha finito la sua corsa contro un albero dopo essere finito in un fosso. Un impatto tremendo che purtroppo non ha lasciato scampo a Emanuele, seduto sul sedile posteriore, dietro al conducente. Subito è scattato l’allarme e sul posto sono intervenuti il 118 e i vigili del fuoco del distaccamento di Tolentino. Quest’ultimi hanno estratto il giovane dall’abitacolo e il 118 ha fatto di tutto per strapparlo alla morte, ma ogni tentativo si è purtroppo rivelato vano.

Emanuele era sul sedile posteriore

Sul luogo della tragedia anche i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Tolentino e i colleghi della stazione di San Ginesio, che hanno effettuato i rilievi di rito finalizzati a ricostruire la dinamica dell’incidente e accertare eventuali responsabilità. 
Sono una volta completati i rilievi ed effettuati tutti gli accertamenti sarà possibile capire che cosa sia esattamente accaduto. Il corpo di Emanuele Mosca è a disposizione dell’autorità giudiziaria e potrebbe essere disposta l’ispezione cadaverica. Solo dopo lo svolgimento dell’esame medico legale la salma sarà restituita ai familiari. I funerali non sono stati ancora fissati. A disposizione della magistratura anche la Bmw a bordo della quale viaggiavano i quattro giovani. 


Emanuele Mosca si era diplomato nella sede di San Severino dell’Ipsia Don Pocognoni di Matelica. Era appassionato di musica e aveva iniziato a suonare il trombone frequentando i corsi dell’associazione musicale Gabrielli di Tolentino. Da qualche tempo lavorava con il papà Giovanni nell’azienda di cui il genitore è uno dei due soci, l’Idrotek Tolentino, che fornisce servizi idraulici (si occupa di impiantistica termo idraulica e climatizzazione). Oltre al papà Giovanni, lascia la mamma Laura, il fratello Alessandro (novizio della Comunità degli agostiniani della basilica di San Nicola) e una sorella di 12 anni. La famiglia è straziata dal dolore. «Era un bravissimo ragazzo – ricorda il papà Giovanni, con la voce rotta dal pianto – chi lo conosceva lo sa». Il medico Andrea Mosca non riesce a capacitarsi dell’accaduto. «Era un mio paziente – dice –, un ragazzo posato ma molto sveglio. Aveva iniziato a lavorare con il padre e durante l’estate mi aveva aggiustato la caldaia. Aveva la testa sulle spalle. Era una brava persona come tutti i componenti della sua famiglia». 


Tantissimi su Facebook i messaggi in ricordo del giovane tolentinate. «Non ci sono parole - afferma Ilaria – per questo immenso dolore». «Che Dio li conforti con il suo immenso amore», scrive invece Francesca. Monica aggiunge: «Il Signore aiuti la famiglia a sopportare questo dolore». Toccanti le parole di Anna Maria: «Ora che sei un angelo veglia e consola la tua famiglia». «Non ci sono parole per la tragica notizia - scrive infine Katia -. Faccio le mie condoglianze alla famiglia e auguro di cuore alla ragazza e agli altri due giovani di riprendersi da questo terribile incidente e da questo dolore che dovranno affrontare».

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