Alcolici a minori e mascherine dimenticate: il questore chiude per cinque giorni la discoteca Mirage

L’esecuzione del provvedimento di chiusura temporanea da parte di carabinieri e polizia
L’esecuzione del provvedimento di chiusura temporanea da parte di carabinieri e polizia
di Carla Passacantando
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Sabato 18 Dicembre 2021, 05:45

SAN GINESIO  - Uno dei locali dell’entroterra punto di riferimento per i giovani chiuso per cinque giorni su disposizione del questore Vincenzo Trombadore. Il provvedimento è stato eseguito ieri dai carabinieri e dalla polizia, al termine di una serie di indagini che hanno portato le forze dell’ordine a rilevare una serie di violazioni, relative a quanto previsto dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e dai provvedimenti adottati per contrastare la pandemia

 
Interessata alla chiusura per cinque giorni la discoteca Mirage di Passo San Ginesio sulle cui frequentazioni si erano appuntate le indagini dei carabinieri riguardo al rispetto dell’uso delle mascherine, della vendita di alcolici e del rispetto della quiete pubblica.

Nel corso di uno dei servizi realizzati il 7 e 8 dicembre scorsi i militari dell’Arma, che hanno operato sia in borghese che in uniforme, hanno rilevato che due persone che lavoravano all’interno del locale non indossavano le mascherine mentre mescevano le bevande al bancone. Altri due giovani sono stati sanzionati per un analogo motivo e un ragazzo poiché era entrato nel locale avvalendosi del Green pass di un amico. Intorno alle due un altro giovane è stato sanzionato perché in stato di ubriachezza. I militari hanno operato sia in borghese anche rilevato e documentato la somministrazione di bevande alcoliche a un ragazzino di 16 anni, fatto che comporta responsabilità di carattere penale, e la cessione di alcolici a due minori di età compresa tra i 16 e i 18 anni.


Gli elementi raccolti nel corso dell’operazione si sono aggiunti ad altri che i militari dell’Arma avevano acquisito già nei giorni precedenti. In particolare, nella notte del 28 novembre scorso le pattuglie dei carabinieri di Sarnano e dell’Aliquota Radiomobile erano state inviate dalla centrale operativa al distretto sanitario di Passo Sant’Angelo dove si erano presentati due giovani che avevano detto di essere stati aggrediti. I due hanno riferito ai militari, che mentre si trovavano nel locale, erano stati aggrediti da due coetanei senza motivo. Prima una spallata e poi, alla richiesta di spiegazioni è nata una diatriba nel corso della quale uno dei due, intervenuto per sedare gli animi era stato colpito con un pugno in faccia; dopo di che il giovane aggressore e l’amico si sarebbero allontanati approfittando della calca presente nel locale, si sarebbero. Un altro giovane ha raccontato che la stessa sera mentre ballava al centro della pista era stato colpito da due persone che non ha saputo meglio indicare. Dalle indagini i carabinieri avrebbero rilevato anche altri elementi riguardanti comportamenti non corretti all’esterno del locale, come ad esempio la presenza, in più occasioni, di giovani che avevano impegnato la sede della adiacente strada provinciale 78, costituendo, tra l’altro, anche pericolo per la circolazione stradale. 


Analoghe situazioni di degrado e pericolo sarebbero state rilevate nelle vicine aree di parcheggio con la presenza di giovani ubriachi che disturbavano i residenti con schiamazzi, cocci di bottiglie di alcolici rotte (perlopiù di birra, vino e liquori). Infine, alla stazione carabinieri di San Ginesio, sono state sporte denunce di furti avvenuti all’interno dell’esercizio, di zaini e giubbotti. Per tutta questa serie di criticità riscontrate di carattere penale, amministrativo e di nocumento per la sicurezza pubblica, oltre ai rischi connessi ai contagi da Covid-19, i carabinieri ginesini hanno esposto la situazione al questore Vincenzo Trombadore chiedendo la sospensione della licenza. Dopo un’approfondita e complessa istruttoria, il provvedimento è stato concessodal questore che ha valutato la sua sussistenza. La misura della sospensione per cinque giorni è stata eseguita ieri pomeriggio dai carabinieri di San Ginesio insieme ai poliziotti della questura di Macerata.

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