Regala un ecografo da centomila euro
in memoria della figlia morta a 49 anni

Regala un ecografo da centomila euro in memoria della figlia morta a 49 anni
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Sabato 21 Settembre 2019, 04:25
CAMERINO - Un ecografo nuovo di zecca, dal valore di centomila euro è stato donato dall’imprenditore Niccola Rossi, detto Lino, titolare dell’azienda agricola erede Rossi Silvio, leader in Europa nella produzione di trote. Una donazione che è nata da un dramma vissuto dalla famiglia Rossi, la morte di Silvia, figlia primogenita dell’imprenditore strappata all’affetto dei genitori e dei fratelli da un tumore che non le ha lasciato scampo a soli 49 anni. 

 

Era stata lei ad esprimere la volontà che si donasse all’ospedale di Camerino un ecografo, in modo da poter diagnosticare e prevenire altre malattie per curare tempestivamente le persone e dare loro opportunità migliori di vita e cura, in caso di patologie gravi. Una volontà che l’imprenditore di Sefro ha subito voluto esaudire, in memoria di sua figlia, ma che concretamente si è realizzata solo dopo quasi due anni, per le procedure complesse che costringono l’Asur a seguire un percorso tortuoso per accettare donazioni come questa, che dota l’ospedale di Camerino di uno strumento diagnostico di alto livello, completo di tutte e quattro le sonde utilizzabili per le ecografie. Lo strumento definito da Maurizio Lucarelli, responsabile di Radiologia, di elevata qualità diagnostica e costruttiva, si trova al piano terra del nosocomio, in radiologia ed è dotato di sonde per l’addome, i tessuti molli, esami urologici e ginecologici, doppler per cardiologia. L’iter della donazione è iniziato con il dottor Pietro Cruciani, allora responsabile di radiologia perfezionandosi con il dottor Lucarelli, attuale responsabile lo scorso aprile quando è stato firmato il contratto di acquisto. Una targa con scritto “Questo ecografo è stato donato per volontà di Silvia Rossi, 26 dicembre 2017”, ricorda con poche parole la storia umana che si cela dietro questa vicenda. «Siamo orgogliosi – ha detto Lino Rossi – di aver donato questo strumento con Cruciani e Lucarelli, in memoria di mia figlia. Era la sua volontà, abbiamo fatto prima ad acquistare l’ecografo, che a parlare. Come un imprenditore ho acquistato l’apparecchio, ottenendo una garanzia di quattro anni anziché due. Sono orgoglioso di averlo donato all’ospedale di Camerino, che è nel nostro territorio. I sindaci a volte sono campanilisti, io invece ragiono in termini di area vasta, l’ospedale è di tutti. La pratica per l’acquisizione dell’ecografo è stata lunghissima». Sono intervenuti il presidente della Regione Luca Ceriscioli, l’assessore Angelo Sciapichetti, i consiglieri regionali Francesco Micucci e Sandro Bisonni, i sindaci di Camerino Sandro Sborgia, di Sefro Pietro Tapanelli e di Castelraimondo Renzo Marinell e i vertici dell’Area vasta 3. Tutti hanno ringraziato Rossi per la sua grande generosità. 

«Questo ospedale vogliamo portarlo in alto – ha detto Alessandro Maccioni direttore dell’area vasta 3 – con alti e bassi siamo determinati a risolvere i problemi. A breve sostituiremo l’apparecchio telecomandato della radiologia per cui stiamo facendo la gara, entro il 2020 arriverà la nuova Tac. Da novembre avremo quattro cardiologi ed il primario dottor Berrettini si è impegnato a ripristinare l’assistenza cardiologica sulle 24 ore, rassicuro il sindaco Sborgia con cui abbiamo avuto anche una dialettica aspra, ma sempre presente per la sanità, che lavoriamo per lo stesso obiettivo di potenziare i servizi. Se mancherà personale in cardiologia i turni saranno coperti da medici di Civitanova e Macerata. Saranno acquistati quattro sistemi di monitoraggio per le sale operatorie». 
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