RECANATI - Il sorriso dei sassi di Heidi Aellig doveva essere contagioso e lo è stato davvero. Così tanto che la “comunità di disegnatori” si è allargata da Recanati al mondo intero, fino a raggiungere 108mila follower sulla pagina Facebook “Un sasso per un sorriso”. Quell’idea nata per gioco, ma con un obiettivo lodevole, lanciata da una recanatese di adozione con origini svizzere, è arrivata al cuore di tante città d’Italia e di tanti paesi all’estero. E se prima, trovando un sasso colorato a terra, ci si chiedeva cosa fosse e lo si metteva in tasca, ora la foto e la condivisione sui social è diventata “d’obbligo” e la ribalta internazionale non si è fatta attendere.
«A gennaio eravamo solo 500 membri - racconta Heidi Aellig -, quando ho visto il numero che abbiamo raggiunto ora e la velocità con cui i follower crescono a vista d’occhio mi sono quasi spaventata, ma poi è stata una grande felicità».
Così dalla città leopardiana è partito l’esperimento, fino a quando altri cittadini hanno cominciato a dipingere come lei e a lasciare i sassi disegnati nei giardini, nei parchi e in altri posti di Recanati e non solo. «Poi ho iniziato a divulgare il gruppo a Pescara e a Giulianova, ma ancora non vedevo una grande risposta. Quando sono arrivata a Pesaro ho capito che era il posto giusto: sembrava fosse esplosa una bomba. In un mese siamo cresciuti da 500 a 10mila membri. Da quel momento acquisiamo anche mille follower al giorno. Fortunatamente anche mia figlia ed alcune mie amiche mi aiutano nella gestione della pagina, senza di loro non ce la farei».
Una crescita che ha migliorato l’idea anche su Recanati, dove si sono aggiunti altri volontari e questo ha dato lo slancio ad Heidi Aellig di proseguire con l’iniziativa: «Dopo Pasqua ho organizzato la caccia al tesoro ed ha avuto molto successo. Ora ho visto che anche le scuole stanno cominciando a far lasciare i sassi dipinti dai bambini in città. Io cercherò di allargare l’orizzonte e di continuare a portare sorrisi a chi ne ha più bisogno. Seguirò il suggerimento di Sara Costa di mostrare i sassi ai dirigenti della casa di riposo di Recanati. Mi piacerebbe coinvolgere gli anziani in questo progetto. Sono convinta che un sorriso faccia bene a tutti». Che sia contagioso ora ce n’è la conferma.