RECANATI - Visitare la città in cui è nato Giacomo Leopardi non significa solo conoscere i luoghi che lo hanno visto crescere e dedicarsi allo studio, ma anche volgere lo sguardo su quei paesaggi rurali che caratterizzano le colline maceratesi e che hanno fatto delle Marche una terra di agricoltori e lavoratori.
L’impegno dell’assessore all’Urbanistica di Recanati, Michele Moretti, guarda quindi alla possibilità di ricreare un paesaggio agroambientale il più possibile simile a quello leopardiano.
È per questo che nasce il Piano particolareggiato del Colle dell’Infinito. «Si tratta di un Piano diverso dagli altri - precisa l’assessore - su cui il Comune non mette dei fondi, ma risorse partecipative per il loro reperimento. È un inquadramento innovativo dal punto di vista agroambientale che guarda allo sviluppo del territorio con l’obiettivo di creare un parco naturale sotto il Colle dell’Infinito che ridisegni una ambientazione vicina a quella originaria dei paesaggi leopardiani. Vorremmo creare dei percorsi, con una progettazione condivisa con i proprietari all’interno del piano del Colle, che dalla campagna possano portare al centro e rientrare in un sistema di accoglienza turistica. L’attuazione del Piano particolareggiato non prevede solo dei vincoli di natura paesaggistica o edificatoria, ma un piano di sviluppo partecipato per la costruzione del paesaggio del poeta.