Il comitato di cittadini torna all'attacco sull'ospedale: «Riaprire la chirurgia breve, una radiologia per l'emergenza»

L'ospedale Santa Lucia di Recanati
L'ospedale Santa Lucia di Recanati
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Mercoledì 31 Marzo 2021, 06:25

RECANATI - Il comitato a difesa del Punto di primo intervento dell’ospedale si è incontrato nei giorni scorsi con alcuni medici e infermieri per avanzare alla Regione proposte mirate ad aumentare la risposta sanitaria dell’ospedale. «Le proposte - spiega il comitato - riguardano la Chirurgia ambulatoriale specialistica con l’introduzione, oltre che di Dermatologia e Oculistica, anche di Ortopedia, Otorino e Terapia del dolore; ciò consentirebbe di ridurre le liste di attesa e un potenziamento dell’ospedale a costi molto ridotti».

L’equipe di professionisti, assieme al portavoce del comitato, il medico di famiglia Marco Buccetti, ha proposto di trasferire da Macerata a Recanati 4 attività ambulatoriali a settimana della Terapia del dolore: «ciò significherebbe poter contare, in maniera continuativa, sulla presenza di anestesisti utili a garantire la sicurezza degli interventi chirurgici», scrive il comitato. «Peraltro, poiché nell’ospedale vi sono due funzionali camere operatorie, si potrebbe pensare a una ripresa della chirurgia breve per tre giorni a settimana.

La presenza dell’anestesia sarebbe utile anche per il Punto di primo intervento».

Su quest’ultimo il comitato insiste affinché «sia dotato di personale che presti servizio in maniera esclusiva. Per essere pienamente funzionate, però, dovrebbe avere la Radiologia, aperta dalle 8 alle 20 e con reperibilità nelle ore notturne. Per l’ emergenza è stato chiesto inoltre che si riveda il protocollo che impone l’obbligo di trasportare chi viene soccorso solo al punto di emergenza dell’ospedale di riferimento territoriale».

Il comitato ha rimarcato anche il fatto che la Tac non è funzionante e che il laboratorio analisi ha le prenotazioni limitate quando invece potrebbe servire giornalmente molti più utenti. Infine, il vecchio reparto di medicina deve tornare ad ospitare la lungodegenza vera e propria, utile per alleggerire i ricoveri post operatori degli ospedali di livello superiore».

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