Recanati piange Silvano, ex dipendente comunale morto nell'incendio della sua casa

I vigili del fuoco intervenuti sul posto
I vigili del fuoco intervenuti sul posto
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Martedì 2 Giugno 2020, 03:45
RECANATI - Tragedia a Recanati: un ex dipendente comunale muore nell’appartamento in fiamme. L’allarme è scattato ieri pomeriggio in un’abitazione in via Beato Placido. Erano circa le 16.30 quando i vicini dell’uomo hanno notato una densa colonna di fumo nero levarsi dall’abitazione del 71enne Silvano Francioni, ex dipendente dei servizi cimiteriali del Comune in pensione. 

 

Subito è scattato l’allarme e i vigili del fuoco, insieme al personale del 118, alla polizia locale – che ha chiuso il traffico dell’arteria recanatese per permettere le operazioni di spegnimento e di messa in sicurezza - e ai carabinieri, sono intervenuti sul posto. Un vicino di casa ha anche tentato di spegnere il rogo gettando un secchio d’acqua all’interno della casa; proprio in quel momento è esplosa anche la porta d’ingresso dell’abitazione di Francioni, probabilmente a causa del calore. Quando i pompieri sono riusciti a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza l’area sono entrati nell’abitazione insieme agli uomini del 118 e nella camera da letto hanno rinvenuto il corpo di Francioni. Sembra che l’uomo avesse un telefono in mano. 

Secondo le prime ipotesi, da confermare, il decesso sarebbe da attribuire a una asfissia ma sarà comunque l’autopsia a chiarire le esatte cause della morte di Francioni. I sanitari in un primo momento avevano anche deciso di allertare l’eliambulanza dall’ospedale di Torrette di Ancona che però non è mai atterrata a Recanati visto il tragico epilogo. Francioni, separato, viveva da solo, non aveva figli ed era in pensione da molti anni. Per molto tempo era stato il custode dei cimiteri rurali della città. Il corpo dell’uomo è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale di Civitanova ed è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte. Anche l’abitazione dell’uomo è stata posta sotto sequestro dal sostituto procuratore Stefania Ciccioli che coordina le indagini. 

Spetterà ai carabinieri, guidati dal capitano Massimo Amicucci chiarire le cause dell’origine del rogo che si sarebbe sviluppato dal piano terra dell’abitazione, doce c’è anche la cucina; sul corpo dell’uomo non sono comunque stati rinvenuti segni di violenza. Gli inquirenti comunque, al momento, lasciano aperte tutte le piste. La tragica notizia, subito diffusasi a Recanati, ha gettato nello sconforto tutta la comunità.
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