Recanati, due colpi contro il piccolo
Poi la mamma si è sparata al volto

Laura Paoletti e il piccolo Giosuè
Laura Paoletti e il piccolo Giosuè
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Lunedì 15 Febbraio 2016, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 13:16

RECANATI – Due colpi di fucile sparati dall’alto verso il basso. È stato ucciso così dalla madre, il piccolo Giosuè Lucaroni che il prossimo mese avrebbe compiuto sette anni.
 



È quanto emerso dall’autopsia eseguita questa mattina dal medico legale Mariano Cingolani sui cadaveri del bimbo e di sua madre, Laura Paoletti, di 32 anni. da quanto emerso dall’esame autoptico durato poco più di due ore e conclusosi alle 13, si sarebbe sparata un colpo di fucile poco sotto lo zigomo. L'arma utilizzata era un fucile automatico da caccia cal. 12 caricato a pallini. Si tratta del fucile regolarmente detenuto dal padre di Laura, che lo custodiva in un armadietto metallico.

Quando il nonno materno, Giuseppe Paoletti, sabato alle 13.30 è rientrato a casa, nell’appartamento sopra al capannone nella zona industriale di Sambucheto, ha trovato all’ingresso in una pozza di sangue il corpicino del piccolo Giosuè. Poco distante, dietro a un divano, il cadavere della mamma.

Saranno celebrati insieme i funerali di Laura Paoletti e del figlioletto; è la decisione raggiunta in serata dai familiari della donna e dal padre del bambino, Lorenzo Lucaroni, un geometra di 39 anni, ex consigliere comunale a Recanati, dopo che si erano sparse voci di riti separati per evitare tensioni familiari.

Invece le famiglie, distrutte dalla tragedia avvenuta sabato intorno a mezzogiorno in un appartamento nella zona industriale di Sambucheto a Recanati, sembrano avere ritrovato unità nella comune sofferenza. "Lorenzo è addolorato per tutti e due, per Laura e per il bambino" dice l'avv. Elena Sacchi, che ha assistito il 39enne della causa per avere l'affidamento congiunto del piccolo. I familiari sono ora in attesa del nulla osta da parte della magistratura, che potrebbe arrivare domani. In questo caso i funerali verrebbero celebrati nel Duomo di Recanati mercoledì.

Intanto i carabinieri stanno raccogliendo tutti gli elementi utili a fare luci sulle motivazioni del dramma: alcuni file del pc di lavoro della donna, il suo cellulare e soprattutto vari fogli di carta, scritti a mano, una sorta di diario, con frasi che potrebbero prefigurare l'omicidio suicidio messo in atto dalla donna.

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