RECANATI - Una scatola in legno, un sacchetto con delle ceneri e un nome: Miguel Moises. Nessuno sa chi si celi dietro la comparsa di un’urna cineraria sulla tomba di Beniamino Gigli. Solo la certezza che, chiunque fosse quell’uomo morto il 16 aprile del 2020 e cremato a San Paolo del Brasile, nutriva una forte ammirazione per il tenore, tanto da desiderare di essere tumulato a Recanati, insieme a lui. A scoprire la scatola in legno, ieri mattina, è stato Pierluca Trucchia, presidente dell’associazione Beniamino Gigli.
Il ritrovamento
«Di tanto in tanto - dice - mi reco sulla tomba del tenore per cambiare i fiori e sistemare il mausoleo. L’ultima volta ci sono stato nei primi giorni di novembre e non avevo notato nulla di particolare. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) invece, ho trovato una scatolina di legno semiaperta e delle foto. All’interno dell’urna un sacchetto con delle ceneri e il nome di Miguel Moises.
L’ipotesi più accreditata è, infatti, che le ceneri appartengano a Moises e che si tratti dell’uomo fotografato con le immagini di Gigli alle spalle. Resta da capire, però, chi abbia portato l’urna sulla tomba del tenore, anche perché le ceneri non possono restare incustodite. «Come presidente dell’associazione è motivo d’orgoglio nel vedere quanto sia ancora amato Gigli. Ho però avvisato subito il sindaco e la polizia locale per sistemare la situazione».
Sul posto sono intervenuti gli agenti con la comandante Gabriella Luconi. «Quanto ritrovato - dice la comandante - al momento è custodito in Comune nel rispetto della pietas umana. Intanto proseguiamo le indagini per trovare chi abbia portato le ceneri a Recanati».