RECANATI «Auto abbandonate sul suolo pubblico: la giunta intervenga». A dirlo è il coordinatore della Lega di Recanati e consigliere di minoranza Benito Mariani. Nel mirino le auto abbandonate nel territorio comunale. Il leader del Carroccio chiede infatti al Comune di intervenire, nonostante nemmeno un mese fa il vice sindaco e assessore alla polizia locale Mirco Scorcelli avesse dato notizia dell’indagine che aveva portato alla rimozione di ben 20 mezzi abbandonati sul territorio. Ora torna la richiesta di intervento da parte della Lega.
«Le auto abbandonate su suolo pubblico o aree private aperte ad uso pubblico rappresentano un vero problema per i cittadini - dice Mariani -. Infatti, oltre ad occupare perennemente dei parcheggi utili ad altri, in certi casi sono pericolose per la sicurezza e per l’ambiente. Un veicolo in disuso viene considerato come rifiuto speciale, pertanto pericoloso per la sicurezza dei cittadini, quindi deve essere correttamente smaltito nei centri adibiti alla demolizione e, quasi sempre, i costi per la rimozione e smaltimento ricadono sul Comune quindi sulla collettività. È un fenomeno in aumento anche sul territorio recanatese, ma che deve essere perseguito senza indugi o sconti, attivando subito opportune verifiche, almeno quando si ricevono segnalazioni».
Secondo Mariani, un modo per poter contrastare o reprimere il fenomeno potrebbe essere il coinvolgimento degli ispettori ambientali che al momento si occupano di controllare il corretto conferimento dei rifiuti. «A Recanati possiamo contare oggi su due ispettori ambientali del Cosmari: quanto meno a loro non dovrebbero più sfuggire questi macro illeciti. Sarebbe sufficiente farsi un giro nei quartieri e nelle periferie per notare che, appunto, ci sono delle auto in evidente stato di abbandono. Abbiamo raccolto segnalazioni di cittadini riguardo tre veicoli abbandonati nel solo quartiere Le Grazie: si tratta di due autocarri con targa e un ciclomotore senza targa, abbandonati da anni su un’area verde pubblica. È facile individuare questi autoveicoli invasi dalla vegetazione, con evidenti danni alla carrozzeria derivanti da incidenti stradali e con parti mancanti, depositati direttamente sul suolo senza alcuna cautela per il terreno».
Ad aumentare il rischio, secondo il consigliere, «la vicinanza a una centrale elettrica.
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