Clementoni, l'attentatore si pente
Il perito: "Sarebbero morti in 57"

Clementoni, l'attentatore si pente Il perito: "Sarebbero morti in 57"
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Mercoledì 15 Ottobre 2014, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 15:18
RECANATI - "Se penso alle conseguenze per le altre persone sono pentito. L'ho fatto perchè ci ero rimasto malissimo, nessuno mi aveva detto nulla". Sono le parole pronunciate questa mattina in aula da Ioan Dafinu, il romeno sotto processo per l'attentato con le bombole di Gpl alla Clementoni avvenuto il 28 giugno dello scorso anno. L'uomo aveva finito di lavorare nell'azienda recanatese nel novembre del 2010 con un contratto a tempo. "Volevo suicidarmi ma sono stato investito da una palla di fuoco. Ho avuto paura, ho agito d'istinto e sono scappato. Due giorni prima doveva uscire un Ddl che avrebbe dovuto favorire l'occupazione. Ho letto un articolo su un giornale, ho capito che non era così e ho detto basta". Questa mattina in aula è stato sentito anche il consulente della Procura, Walter Ciuti, che ha analizzato il potenziale esplosivo delle bombole, quantificandolo in 562 chili di tritolo. Dai calcoli effettuati 57 persone sarebbero morte, 46 avrebbero riportato lesioni permamenti e altre in un raggio d'azione più ampio avrebbero riportato lesioni non permamenti ma comunque gravi.



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