Post sulla X Mas, l’assessore Scocco di Potenza Picena si difende dalle accuse: «Era riferito a Tesei»

L’assessore Scocco si difende dalle accuse per il post sulla X Mas: «Era riferito a Tesei»
L’assessore Scocco si difende dalle accuse per il post sulla X Mas: «Era riferito a Tesei»
di Giulia Sancricca
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Venerdì 18 Novembre 2022, 03:00

POTENZA PICENA  - È bastato poco per far arrivare a Potenza Picena il caso del comico Enrico Montesano, accusato di apologia del fascismo e squalificato dal programma di Rai Uno “Ballando con le stelle” per aver indossato una maglietta con lo stemma della X (Decima) Mas, una formazione militare che ha combattuto al fianco del Terzo Reich. È bastato che l’assessore Paolo Scocco condividesse sul proprio profilo Facebook un post su Teseo Tesei e la Decima Mas per scatenare le critiche dell’Anpi, del Pd e dell’esponente dem Mario Morgoni.

 

«Il post - scrive l’Anpi locale - fa gli onori a Teseo Tesei e alla X Mas, di fatto giustificando chi decide consapevolmente di indossare magliette con simboli di stampo fascista.

Condanniamo questo comportamento da chi ricopre una carica pubblica e che ha giurato sulla Costituzione, nata dal sangue dei cittadini uccisi dalla barbarie nazifascista, compresi i nostri partigiani Mariano Cutini e Mariano Scipioni, che lo scorso giugno ha ricordato insieme a noi. L’assessore, in un commento, esorta anche a studiare la storia e a non dar retta alle cieche ideologie, ma lui per primo non ricorda che la storia ha già dato il suo responso: quel 25 aprile in cui finalmente l’Italia è stata liberata dalla dittatura fascista, quella sì, cieca e spietata. Chiediamo la cancellazione del post e le scuse alla cittadinanza tutta, che ha l’onere e l’onore di rappresentare». Le parole dell’Anpi sono state condivise anche dal Pd di Potenza Picena e dall’esponente Morgoni, con tanto di commento.

«Condanniamo fermamente l’incredibile post dell’assessore Scocco inneggiante ai fasti gloriosi della X Mas. La vittoria della destra alle recenti elezioni non autorizza nessuno a violentare la storia a proprio uso e consumo. Non è la prima volta che la giunta Tartabini inciampi sulla rilettura del periodo più drammatico della nostra storia, lanciandosi in interpretazioni, equiparazioni, giustificazioni assai discutibili quanto non oltraggiose». Dal canto suo l’assessore Scocco dice che non toglierà il post dal suo profilo personale, non ritenendolo offensivo, e pone l’accento sul contenuto che riguarda Teseo Tesei, sviluppatore del siluro a lenta corsa che prestò servizio nella X Flottiglia Mas durante la Seconda guerra mondiale. «Ho condiviso il post, senza alcun commento, solo perché conoscevo parte della storia che riportava. Si è innescata una polemica sulla X Mas che, per certi aspetti, può anche essere condivisibile, ma non del tutto. Al di là dell’adesione alla Repubblica di Salò, che condanno senza esitazione, quel gruppo armato ha fornito nuove tecniche di assalto che poi anche Marine del resto del mondo hanno attuato. Non si può fare un processo a persone che fanno il lavoro di Tesei. A lui nello specifico era riferito il post». 

«A Porto Potenza - spiega - c’è piazza Douhet, che è il padre dell’Aeronautica Militare, colui che ha messo nero su bianco tecniche di bombardamento aereo, per qualcuno è un criminale, ma resta il fatto che ha semplicemente svolto il suo lavoro. Se la pensassimo come chi critica il mio post allora dovremmo condannare l’esercito. Inoltre, la mia condivisione è riferita all’argomento di discussione nazionale che riguarda Montesano. Non è stata un’uscita di punto in bianco». E in conclusione una provocazione al centrosinistra: «Se Montesano avesse indossato una maglia con Che Guevara la reazione a un post inverso sarebbe stata la stessa? Purtroppo - conclude - c’è una ideologia che rende ciechi e che ci porta troppo spesso a letture parziali della storia».

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