Simula il furto dell’auto già sequestrata: giovane patteggia 6 mesi di reclusione

Simula il furto dell auto già sequestrata: giovane patteggia 6 mesi di reclusione
Simula il furto dell’auto già sequestrata: giovane patteggia 6 mesi di reclusione
di Benedetta Lombo
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Mercoledì 14 Settembre 2022, 04:40

POTENZA PICENA  - Va dalla fidanzata con l’auto sequestrata e senza patente, al ritorno l’auto si ferma, lui prosegue a piedi fino a casa e quando torna con un amico la ritrova in fiamme in fondo a una scarpata. Per paura di essere scoperto va dai carabinieri e denuncia il furto dell’auto. Il tempo di compiere gli accertamenti di rito e i carabinieri scoprono tutto, così un albanese di 27 anni è finito sul registro degli indagati per simulazione di reato, violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall’autorità amministrativa e per guida senza patente. Ieri ha patteggiato sei mesi di reclusione.

 
L’antefatto
Tutto era iniziato il 9 novembre del 2019 quando il giovane, residente a Potenza Picena, era stato fermato per un controllo mentre era a bordo della sua Fiat 600.

A seguito di quegli accertamenti gli era stata ritirata la patente e l’auto era stata sottoposta a provvedimento di sequestro amministrativo e successiva confisca e nel frattempo lui ne era stato nominato custode. Da allora, l’albanese si era disinteressato sia dell’auto sia della patente per circa due anni.

La sera del 27 ottobre del 2021 però, il giovane decise di raggiungere la fidanzata. Ma non a piedi, era salito in macchina ed era partito. La serata era proseguita senza inciampi finché al ritorno per un guasto l’auto si era fermata. Il giovane aveva quindi deciso di lasciarla a bordo strada e proseguire a piedi verso casa poi aveva chiamato un amico per andare a riprendere il mezzo, ma quando i due sono arrivati nel punto in cui la 600 era andata in panne, l’auto non c’era più. Era in fondo a una scarpata in fiamme. Il mezzo si era evidentemente sfrenato ed era finito fuori strada. 


L’intervento
Sul posto intervennero i vigili del fuoco e le forze dell’ordine e a quel punto il giovane invece di assumersi le proprie responsabilità, trovò un escamotage, si presentò dai carabinieri e disse che qualcuno gli aveva rubato l’auto parcheggiata davanti alla sua abitazione. A seguito di quella denuncia i militari avviarono gli accertamenti del caso ma ben presto ricostruirono cosa era effettivamente accaduto. Accusato appunto di simulazione di reato, guida senza patente e violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia dell’auto di cui lui era stato nominato custode, ieri, nell’udienza dinanzi al gip del Tribunale di Macerata Giovanni Maria Manzoni, il 27enne tramite il proprio legale di fiducia, l’avvocato Roberta Ippoliti, ha patteggiato con il pubblico ministero Enrico Barbieri la pena di sei mesi di reclusione.

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