Emanuela, 10 anni, malata di una forma rara di tumore. Raccolta fondi per aiutare la famiglia, i colleghi regalano le ferie al babbo

L ospedale pediatrico Salesi di Ancona
L’ospedale pediatrico Salesi di Ancona
di Giulia Sancricca
3 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Dicembre 2021, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 09:01

POTENZA PICENA  - Non si ferma la gara di solidarietà messa in campo per la piccola Emanuela. Una bambina di dieci anni, di Potenza Picena, affetta da una rara forma di tumore che non può essere asportato e per il quale saranno necessari continui interventi che riducano la massa ogniqualvolta questa cresca. È per sostenere le spese che la famiglia dovrà affrontare che la mamma, Daniela ha avviato una raccolta fondi su “gofundme”, grazie al consiglio di una “zia” d’eccezione per Emanuela: Assunta Legnante. 

 
«La campionessa paralimpica è una nostra cara amica - confida Daniela - e quando le ho detto del problema mi ha fatto conoscere il sito dove stiamo raccogliendo i fondi per utilizzarli ogni volta che bisognerà spostarsi per visite e interventi. Noi siamo una famiglia modesta - spiega la donna - io sono casalinga, mio marito lavora alla Clementoni e oltre ad Emanuela abbiamo un altro bambino di 13 anni. Pensare di dover viaggiare molto per via di questa malattia ci mette in seria difficoltà». Per questo la macchina della solidarietà non si è più fermata: «I colleghi di mio marito gli hanno donato cento ore di ferie per permettergli di stare accanto ad Emanuela.

Purtroppo le ha utilizzate quasi tutte quando nostra figlia è stata operata al Salesi, ma i dipendenti dell’azienda hanno promesso che riattiveranno la donazione quando ce ne sarà bisogno».

 
L’operazione all’ospedale di Ancona è servita proprio per capire quale fosse il problema di Emanuela. «Tutto comincia il primo ottobre - racconta la mamma - . Ho accompagnato mia figlia a una visita dalla pediatra per dei dolori alle ovaie. Lei le ha prescritto una ecografia d’urgenza e da questo esame il dottore ha prenotato la visita oncologica e la risonanza all’ospedale. Dopo diversi controlli e un day hospital tra Salesi e Torrette - dice - ci hanno detto che mia figlia aveva una massa tumorale di 7,5 centimetri e di una natura che non avevano mai visto. Per questo è stato necessario un intervento chirurgico che ha permesso di effettuare la biopsia sul tumore». 


«Da questo esame è emerso che si tratta di un ganglioneuroma - spiega -. È benigno, ma non si può operare perché avvolge tre principali vasi sanguigni e l’aorta. Per questo dovremo fare degli esami periodici e, ogni volta che la massa crescerà, mia figlia andrà operata. Siamo stati aiutati anche dal Comune, ma abbiamo ancora bisogno di questa vicinanza per permettere a nostra figlia di continuare a vivere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA