Porto Sant'Elpidio, Davide ucciso
dal malore durante la nuotata a 46 anni

Porto Sant'Elpidio, Davide ucciso dal malore durante la nuotata a 46 anni
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Giovedì 22 Novembre 2018, 06:10
CIVITANOVA - Come quasi tutte le mattine si è messo il costume, ha preso la macchina e ha percorso i pochi chilometri che separano la sua casa civitanovese dal lungomare sud di Porto Sant’Elpidio. Ha lasciato in spiaggia il borsone con il cambio di vestiti e si è tuffato in mare. Bracciata dopo bracciata, si è allontanato dalla riva. Il freddo dell’acqua e lo sforzo, ieri, però, potrebbero essegli stati fatali fatali. È morto così Davide Angelini, quarantaseienne di Civitanova Marche. Erano circa le 10,30 quando alcuni passanti che si trovano in zona hanno notato il corpo steso supino sulla battigia, nel tratto di mare davanti allo chalet “Il giardino”. Vista la bella giornata, in un primo momento hanno pensato che l’uomo fosse uno di quegli amanti irriducibili del caldo e che stesse prendendo il sole autunnale che aveva tornato a fare capolino dopo i giorni di cattivo tempo. Quando si sono avvicinati hanno però fatto la terribile scoperta: il civitanovese era morto, il volto riverso e già scuro coperto dall’acqua fino alle orecchie.
  
Un malore gli è stato fatale. Non è certo, però, se l’uomo si sia sentito male mentre stava nuotando e le onde l’abbiamo riportato a riva o se il malore sia sopraggiunto quando era già fuori dall’acqua. Allertata dai passanti, sul posto è subito giunta un’ambulanza della Croce Verde di Porto Sant’Elpidio. Il corpo è stato trascinato sulla spiaggia, al riparo dalle onde. Purtroppo, però, il medico del 118 non ha potuto che constatare che l’uomo era già morto, annegato. Nel giro di pochi minuti sono arrivati anche i carabinieri, i vigili urbani e gli uomini della Capitaneria di porto. Angelini, che era solito fare queste nuotate invernali, indossava un normale costume da bagno e delle scarpette di gomma da mare. Chi ieri mattina verso le 9,40 l’aveva visto dirigersi verso la spiaggia con il suo borsone non si è stupito più di tanto.
 
L’uomo, da qualche anno, infatti aveva preso l’abitudine di fare queste nuotate mattutine anche nei mesi più freddi. Una passione a cui difficilmente rinunciava. A fermarlo era giusto il brutto tempo, ma non la neve. L’anno scorso, ricorda qualcuno, si era addirittura tuffato mentre fiocchi bianchi scendevano dal cielo. Ieri mattina non aveva fatto eccezione. Puntuale, aveva parcheggiato la sua auto e lasciato sulla spiaggia il borsone con il cambio. Dopo l’abituale nuotata, l’uomo era infatti solito farsi la doccia. Fisico atletico e muscoloso, qualche anno fa il civitanovese era stato vittima di un grave incidente da cui si era ripreso. Da quel tempo aveva difficoltà a camminare e a parlare. Problemi che però non gli hanno impedito di continuare a coltivare la sua passione per il mare e per lo sport.
 
L’identificazione del cadavere è stata possibile grazie ai documenti che Angelini teneva nella macchina lasciata aperta e parcheggiata a pochi metri dal luogo della tragedia. Il corpo è rimasto sulla spiaggia coperto da un telo isotermico finché l’autorità giudiziaria non ne ha disposto la rimozione. Il quadro che si è presentato agli investigatori e agli uomini dell’emergenza sanitaria non ha lasciato alcun dubbio sulle cause che hanno portato alla morte di Davide Ange,ini A quel punto il carro funebre ha trasportato il cadavere all’obitorio dell’ospedale di Civitanova. Nel frattempo, i carabinieri hanno avvisato la famiglia, fino a quel momento ignara della tragedia. Davide Angelini abitava a Santa Maria apparente, lascia i genitori e un fratello. Il padre in passato aveva un’azienda di produzione di borse dove l’uomo aveva lavorato per diverso tempo come stilista. La notizia della sua morte ha destato notevole impressione a Civitanova. Fino a ieri sera i funerali non erano stati ancora fissati
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