Porto Recanati, crisi Gruppo Mondial, cresce l’allarme: riprende lo stato di agitazione dei dipendenti

Crisi Gruppo Mondial, cresce l’allarme: riprende lo stato di agitazione dei dipendenti
​Crisi Gruppo Mondial, cresce l’allarme: riprende lo stato di agitazione dei dipendenti
di Marco Pagliariccio
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Mercoledì 22 Febbraio 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 09:01

PORTO RECANATI - Tornano a scendere in strada i lavoratori del Gruppo Mondial. Stasera alle 19 in piazza Brancondi è prevista una manifestazione pubblica a sostegno della loro vertenza, iniziativa che porta la firma dei sindacati Filctem Cgil e Femca Cisl. Ieri, infatti, scadeva il termine concordato alcune settimane fa con l’azienda per il pagamento di almeno una parte delle retribuzioni arretrate (nello specifico, quella di dicembre 2022), termine disatteso che quindi ha portato lavoratori e rappresentanze sindacali aziendali a far ripartire lo stato di agitazione che era stato sospeso per alcuni giorni per cercare una soluzione di compromesso per uscire dall’impasse.

Soluzione che, però, all’orizzonte al momento non si vede, con la palla che è passata nelle mani della giustizia, con l’apertura delle procedure di liquidazione da parte dei creditori. 
Intanto anche la politica si mobilita a sostegno dei circa 150 dipendenti che rischiano di restare senza lavoro, in particolare il Partito democratico. «È necessario aprire un tavolo di confronto relativo alla drammatica situazione in cui sono coinvolti i dipendenti – afferma la deputata dem Irene Manzi –.

Ci sono 150 lavoratori a cui non sono stati versati gli stipendi di dicembre e gennaio e che non possono far fronte alle spese di sostentamento delle loro famiglie. Inoltre, si prospetta la liquidazione giudiziale della società da parte dei creditori con la possibile interruzione di tutti i rapporti di lavoro; parliamo di lavoratori, alcuni in età avanzata, che potrebbero avere enormi difficoltà a essere rioccupati. Sono vicina ai dipendenti e sostegno con forza la richiesta delle organizzazioni sindacali per avviare un tavolo con gli investitori al fine di salvaguardare l’occupazione e garantire il diritto al salario». Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere regionale Romano Carancini, che non esita a definire la situazione «un dramma sociale» e che preannuncia azioni in consiglio regionale. «Va raccolto il grido di aiuto di Alessandro Palestrini, segretario del circolo Pd di Porto Recanati: ognuno faccia la propria parte – rimarca l’ex sindaco di Macerata –. Chi governa la Regione, a partire all’assessore alle politiche del lavoro Stefano Aguzzi, di concerto con il Comune di Porto Recanati si faccia carico di aprire immediatamente un tavolo con le parti sociali e il sistema delle imprese». 

Gli obiettivi 

«Bisogna stimolare gli attori industriali del comparto a verificare possibili sinergie produttive in grado di mantenere l’intera forza lavoro o almeno parte di essa - prosegue Carancini -. In alternativa, ricercare possibili opportunità di trasferimento dei lavoratori in altre realtà. C’è purtroppo anche da prendere atto dello scenario attuale che vede oggi la vicenda del Gruppo Mondial dinanzi alla istanza di liquidazione giudiziale: con l’incondizionato rispetto della autorevolezza dell’organo giurisdizionale, si chiede di esplorare tutti gli strumenti tecnici e giudiziari per dare continuità imprenditoriale all’attività produttiva fondamentale per tutelare famiglie e lavoratori. Abbiamo il dovere di tenere accesa una luce su questa vicenda e di manifestare sensibilità e solidarietà affinché, ciascuno per la propria parte, possa contribuire a scongiurare le pesanti ricadute sociali di questa vicenda. Il gruppo Pd Marche presenterà a breve un atto da discutere in consiglio regionale e resterà vigile e attivo fin quando il dramma di 150 lavoratori e delle loro famiglie non possa scorgere all’orizzonte giorni di speranza». 

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