Bufera sulla scuola chiusa per topi, Rovazzani: «Il sindaco si dimetta»

Bufera sulla scuola chiusa per topi, Rovazzani: «Il sindaco si dimetta»
Bufera sulla scuola chiusa per topi, Rovazzani: «Il sindaco si dimetta»
di Giulia Sancricca
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Giovedì 12 Gennaio 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 17:21

PORTO RECANATI  - È bufera sull’emergenza topi nella scuola dell’infanzia di Porto Recanati. Dopo la decisione del sindaco Andrea Michelini di chiudere l’intero plesso (prima di Natale erano state interdette solo tre aule) per la derattizzazione, la minoranza insorge. E non è la prima volta che i gruppi Porto Recanati 21-26 e Centrodestra unito si trovano a farlo su questo tema. 

 
I precedenti


Era il 18 novembre, infatti, quando Alessandro Rovazzani e Maria Grazia Nalmodi avevano presentato un’interrogazione per sollevare il problema dei ratti in città. «E ci avevano accusato di creare allarmismi inutili» commentano oggi.

Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini, dopo il problema alla materna, avevano più volte chiesto la certificazione dell’azienda sanitaria che desse il via libera alla riapertura del plesso. Così, dopo l’ordinanza che dispone la chiusura della struttura fino a domani, i due gruppi insorgono. «Il sindaco Michelini, l’assessore alla Salute Casali e la consigliera delegata all’Istruzione Lucchetti devono dimettersi» sostengono Rovazzani e Nalmodi.

«Sarebbe auspicabile che il sindaco valutasse la corretta distribuzione delle deleghe e che chi ricopre determinati ruoli sia in grado di farlo e ci riferiamo agli assessori Casali e Salle e alla consigliera Lucchetti» incalza Sabbatini. Ubaldi intanto ieri mattina ha partecipato al sopralluogo nella struttura accompagnata dal vicesindaco. «Ho recuperato la relazione che la ditta della derattizzazione ha stilato dopo l’ultimo intervento del 2 gennaio - dice Ubaldi - e ho visto gli operai comunali al lavoro nel sottotetto dove sono state ritrovate quattro carcasse di topi. Sostengono che questo lavoro sia stato fatto anche nei giorni precedenti, ma evidentemente senza la tempestività richiesta. I topi sono sempre stati una preoccupazione di ogni amministrazione, considerato il verde attorno, e sempre sono stati derattizzati gli esterni proprio per evitare questo». Poi la sua collega Sabbatini ripercorre le richieste fatte alla giunta.

«Abbiamo chiesto fin da subito di avere contezza dell’intervento fatto: l’accesso agli atti è datato 20 dicembre. Abbiamo chiesto di avere il parere dell’azienda sanitaria su tutta la questione ma non è mai pervenuto. Non avendo mai ricevuto nulla abbiamo maturato qualche dubbio sulla corretta gestione dell’emergenza e abbiamo fatto ulteriore richiesta di tutta la corrispondenza tra il sindaco e l’azienda sanitaria, ma fino a lunedì niente. Poi la comunicazione della chiusura quando il vaso era ormai colmo. Se si è arrivati a questo punto, evidentemente, sono state presi sotto gamba diversi segnali». 

Dello stesso parere Nalmodi e Rovazzani. «Vengono pagati per amministrare un paese e non sono in grado nemmeno di tutelare la salute dei bambini. Durante le festività di Natale, invece di pensare a fare sfilate o a farsi fotografare per ogni occasione, avrebbero potuto affrontare e risolvere effettivamente il problema dei topi a scuola. Ma non hanno voluto essere trasparenti. Abbiamo chiesto spiegazioni da metà novembre. Se avessero informato cittadini e minoranza sarebbero stati una amministrazione sensibile alle effettive problematiche della città che amministrano, ma hanno perso un’altra occasione». Intanto il sindaco ha convocato un incontro con le minoranze per questo pomeriggio.

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