Completate le scogliere nella costa sud, il vicesindaco Ubaldi: «Ora vanno risolti i problemi a nord»

Le nuove scogliere a difesa del litorale sud
Le nuove scogliere a difesa del litorale sud
di Giulia Sancricca
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Sabato 7 Agosto 2021, 09:20

PORTO RECANATI - «Scogliere a sud terminate. Ora bisogna provvedere alla zona nord». È con grande soddisfazione che il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici di Porto Recanati, Rosalba Ubaldi, annuncia la fine dei lavori di posizionamento delle barriere nel tratto compreso tra il Pilocco e la foce del Potenza per le quali giovedì scorso è stato effettuato il sopralluogo da parte del Provveditorato di Ancona.

 

Si tratta della visita finale al cantiere per accertarne l’effettiva ultimazione dei lavori comunicata il 31 luglio scorso. Insieme all’assessore erano presenti gli ingegneri Carla Macaioni, Corrado Cipriani e Renato Mastronardi, i geometri Massimo Nera e Pierfrancesco Priante, oltre all’Impresa Mentucci che ha eseguito i lavori. «L’intervento - spiega il vicesindaco - ha comportato una spesa complessiva di circa undici milioni più Iva per 29 scogliere, lungo i tre chilometri di protezione, nel tratto compreso tra il Pilocco e la foce del Potenza».

Ma è la stessa Ubaldi a ricordare il lungo percorso che ha portato fin qui, così come i problemi creati dalle mareggiate negli anni: «Come dimenticare - dice - quel fatidico dicembre 2008 quando una mareggiata disastrosa mise in ginocchio abitazioni e strutture, bloccò il traffico ferroviario per giorni e fece iniziare un percorso che oggi può definirsi finalmente concluso.

Ma tornano alla mente anche tutte le mareggiate successive, prima dell’inizio dei lavori, fino a quelle che più recentemente hanno continuato a fare danni alle abitazioni e strutture per l’effetto bordo. Sono stati tanti gli assessori regionali e i ministri che si sono succeduti negli anni. Li ringrazio davvero tutti perché con loro sono state affrontate le varie richieste e le varie fasi».

Un intervento importante, per il quale manca però ancora un tassello: «Il ripascimento - precisa la Ubaldi - ma la protezione fatta è sicuramente fonte di tranquillità. Ma non è finita qui - aggiunge - . Adesso bisogna provvedere alla zona nord e allo spostamento più a largo delle barriere in centro che, essendo state realizzate negli anni ’60, quando una mareggiata arrivò a mettere in pericolo le abitazioni del lungomare, ora non svolgono completamente la loro funzione perché sono troppo vicine alla costa». 

«Per questo stiamo aspettando i fondi del Recovery Fund - spiega l’assessore - e ci stiamo preparando con una progettazione di massima in corso. Continueremo a tenere d’occhio, in modo particolare, la zona immediatamente a nord della foce, per vederne gli effetti dopo la realizzazione dell’attuale intervento. L’ultima barriera dista 180 metri dall’argine sud del Potenza - spiega - e le onde dovrebbero non fare danni sopra, ma infrangersi su quella sponda. Questo è quello che garantiscono i professionisti. Ma su questo - conclude l’assessore - saremo particolarmente attenti».
 

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