Porto Recanati, 17enne perseguitata, ricattata violentata da un giovane di Mestre conosciuto su Tik Tok

Una 17enne perseguitata e violentata da un giovane conosciuto su Tik Tok
Una 17enne perseguitata e violentata da un giovane conosciuto su Tik Tok
di Benedetta Lombo
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Venerdì 26 Maggio 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 16:32
PORTO RECANATI Conosce una 14enne su Tik Tok e la corteggia, dopo un anno le chiede foto intime poi inizia l’incubo: la costringe a compiere atti di autolesionismo e di autoerotismo e a mandargli le foto come prova. Poi, l’anno successivo, con la minaccia di pubblicare gli scatti intimi la costringe ad avere con lui rapporti sessuali. È finito in carcere un 24enne di Mestre. Ieri mattina i poliziotti della Squadra mobile di Macerata guidati dal vice questore aggiunto Matteo Luconi lo hanno raggiunto e bloccato in strada a Recanati poco prima che potesse incontrare la minore.  



La vicenda che ha riguardato l’adolescente, una 17enne che vive a Porto Recanati con la famiglia, era iniziata nel 2019. All’epoca lei aveva 14 anni e su Tik Tok aveva conosciuto un giovane più grande di lei: uno scambio di battute, dei complimenti e tra loro si era instaurato un bel rapporto. Un giorno avevano deciso di incontrarsi e a lei quel ragazzo era piaciuto molto, era bello e dai modi gentili. Ne era nata una relazione a distanza che però dopo qualche mese aveva iniziato a cambiare. Nel 2020 gradualmente il giovane si sarebbe mostrato sempre più geloso e morboso, avrebbe iniziato a chiederle di inviargli sue foto intime e lei lo aveva fatto. Da quel momento sarebbe iniziato l’incubo: alla minore il giovane avrebbe detto che non doveva frequentare altri ragazzi e con la minaccia di pubblicare le foto private di lei l’avrebbe costretta a compiere atti di autolesionismo (tagli in varie parti del corpo, l’incisione del nome con spilli sul petto e sulle gambe), autoerotismo a altre azioni punitive come docce fredde di notte o l’autoinduzione a vomitare, pretendendo sempre foto e video dei gesti compiuti.

In una occasione, quando i due si erano incontrati, l’adolescente era stata anche picchiata e minacciata con dei coltellini.

Arrivava una volta al mese

Dal 2021 ogni volta che lui scendeva da Mestre e, in treno, la raggiungeva (circa una volta al mese) la costringeva a subire atti sessuali in zone appartate di Recanati e Porto Recanati, sotto la minaccia che, altrimenti, avrebbe pubblicato le foto intime. Un giorno però la minore non ce l’ha fatta più e si è sfogata con un’insegnante alla quale ha raccontato tutto. A quel punto la scuola ha segnalato il fatto alla polizia. Il dirigente della Mobile Luconi ha incontrato la prof e la preside che hanno riferito i drammatici fatti. La vittima ha quindi raccontato le presunte violenze subite. «Voleva vedere il mio corpo sanguinare», avrebbe detto agli inquirenti. Una volta acquisiti sufficienti elementi a carico del 24enne il Pm Rosanna Buccini ha chiesto e ottenuto dal Gip Claudio Bonifazi l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Così ieri mattina gli agenti della Mobile hanno raggiunto il giovane, originario del Bangladesh come la vittima, a Recanati e lì lo hanno arrestato. Ora si trova in carcere a Pesaro, nei prossimi giorni sarà fissato l’interrogatorio di garanzia.

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