Porto Recanati, Federico, 25 anni, travolto
e ucciso mentre tornava in bici dalla disco

Federico Dottori
Federico Dottori
di Emanuela Addario
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Lunedì 21 Maggio 2018, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 11:56
PORTO RECANATI - Muore mentre rientra a casa in sella alla sua bicicletta dopo una serata in discoteca. Falciato da un auto perde la vita Federico Dottori, 25 anni, di Loreto. È accaduto ieri mattina poco prima delle 5,30 in via Scossicci, all’altezza del civico 38. Il giovane è stato travolto da una Skoda, condotta da un altro ragazzo, P.P., 22enne, anche lui di Loreto. Stando ai primi rilievi effettuati dalla polizia stradale di Camerino, giunta immediatamente sul posto insieme ai soccorritori del 118, l’auto avrebbe urtato la bicicletta sulla quale viaggiava il giovane, facendolo volare su un campo ai bordi della strada. Un impatto violentissimo che non gli ha dato scampo. Federico è morto sul colpo. 

 
Quando è scattato l’allarme per il giovane non c’era più niente da fare. Ad avvisare i soccorritori e la polizia stradale un residente della zona, uscito alle prime ore dell’alba per recarsi al lavoro. «Appena uscito di casa in fondo alla strada ho trovato un signore ed un ragazzo. Mi è sembrato un po’ insolito visto che questa non è una via eccessivamente trafficata soprattutto di prima mattina. Tra l’altro in questa strada ci conosciamo un po’ tutti e a parte qualche caso eccezionale siamo sempre i soliti a percorrerla. Su un lato della carreggiata c’era una macchina, una Skoda, con il parabrezza completamente distrutto - racconta Guido Ascani -. L’uomo mi ha fermato e ha chiesto aiuto. Era molto agitato e impaurito, ho capito che era successo qualcosa di grave. Sono sceso ed ho chiesto in cosa potevo essere utile. Non si vedeva nulla se non la macchina distrutta. C’era solo quel mezzo e pensavo fosse andato a sbattere da solo da qualche parte. Il parabrezza era completamente rovinato, segno di un urto violento. Invece l’uomo, sotto choc, mi ha detto che c’era un giovane morto sul campo. Insieme a lui c’era un ragazzo, credo fosse quello alla guida dell’auto. L’uomo era il padre del giovane investitore». 
«Mi sono girato - prosegue Ascani - e sul ciglio della strada, in mezzo al grano, ho visto il corpo di questo ragazzo riverso a terra. Una scena agghiacciante. Era adagiato con la faccia sul grano. Ho provato a chiamarlo ma non rispondeva, era immobile a terra. Ho avvisato immediatamente il 118 sperando di riuscire ad essere utile ma già al mio arrivo il giovane era morto. Non dava segni di vita - prosegue sconvolto il testimone -. Chissà, se fossi arrivato prima magari si sarebbe salvato».
Federico aveva trascorso una serata in discoteca con gli amici. Una serata come tante, allegre e spensierate dopo una settimana di intenso lavoro. Stava rientrando a casa in via Verdi a Loreto, a poco più di un chilometro dal luogo dell’incidente. Quella strada, laterale allo stradone della zona Sorbelli, era la via più breve per rientrare e Federico l’aveva percorsa tante altre volte sempre in sella alla sua bicicletta.
L’arteria principale da anni è dotata di area ciclopedonale ed è completamente illuminata. Ma in passato è stata teatro di tragedie. Alcuni anni fa un ciclista, colto da malore, si è accasciato a terra proprio all’inizio dello stradone (all’altezza della rotatoria) ed è morto sul colpo. Qualche tempo dopo un’auto con a bordo una famiglia si è ribaltata durante una manovra di sorpasso. Ferito un bambino di due anni, che venne trasportato con l’eliambulanza all’ospedale Salesi di Ancona. Ma su quella stradina stretta e laterale teatro della tragedia di ieri, non era mai successo nulla. Sconvolti i genitori del giovane investitore che si sono precipitati sul posto immediatamente. Sotto choc il ragazzo, molto conosciuto a Loreto e attivo nel sociale. Con tutta probabilità il giovane, appena accaduto l’incidente, preso dal panico ha avvisato la famiglia che è arrivata in via Scossicci e si è resa conto della tragedia. Anche l’investitore aveva trascorso una serata con gli amici e stava rientrando a casa. 
La dinamica dell’incidente è al vaglio della polizia stradale di Camerino che appena giunta sul posto ha effettuato i rilievi. L’investitore è stato sottoposto al precursore, uno strumento che permette di stabilire se la persona controllata alla guida di un’auto ha assunto alcolici. E visto l’esito è stato disposto un accertamento più approfondito in ospedale, tramite l’analisi del sangue. Come da prassi in questi casi saranno effettuate analisi anche relativa all’eventuale assunzione di droghe. La salma di Federico Dottori è stata trasferita all’obitorio di Civitanova. Il sostituto procuratore Rosanna Buccini ha aperto un fascicolo per omicidio stradale e il 22enne risulta indagato.
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