Porto Recanati, consiglio comunale ad alta tensione: tutta la minoranza abbandona l'aula. Pagina Facebook del sindaco nel mirino

Porto Recanati, consiglio comunale ad alta tensione: tutta la minoranza abbandona l'aula
Porto Recanati, consiglio comunale ad alta tensione: tutta la minoranza abbandona l'aula
di Giulia Sancricca
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Martedì 31 Gennaio 2023, 06:00

PORTO RECANATI Consiglio comunale ad alta tensione: i gruppi di minoranza lasciano l’aula. Motivo di scontro il punto 5 dell’ordine del giorno con il quale l’amministrazione comunale intende procedere al diniego di quanto previsto dall’Art. 1 comma 227 della Legge 29 dicembre 197 (Manovra finanziaria). Una intenzione anticipata sulla pagina Facebook del sindaco qualche ora prima dell’inizio del consiglio comunale. Una scelta che non è affatto piaciuta ai consiglieri di “Centrodestra unito”, “Porto Recanati 21-26” e “Civici per Porto Recanati” 

Partendo dal dispositivo di legge in discussione, è prevista la delega agli enti locali sulla possibilità di non stralciare automaticamente sanzioni e interessi di mora a tutte quelle cartelle fiscali riferite al periodo che intercorre tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, non prevedendo nel contesto la cancellazione dell’imposta dovuta che, parimenti alle spese istruttorie, rimane dunque a carico del cittadino debitore. L’amministrazione Michelini ha proposto al consiglio di non aderire alla cancellazione automatica che la legge vigente prevede per una serie di motivazioni riassunte dall’assessore al Bilancio, Loredana Zoppi. «L’esistenza di uno strumento normativo di definizione agevolata che per gli stessi periodi di imposta prevede forme di rateizzazione del dovuto delle cartelle esattoriali con cancellazione di sanzioni ed interessi, ma anche per motivazioni etiche: per non creare una differenziazione di trattamento tra i cittadini che nel tempo hanno provveduto a saldare il proprio debito con l’erario inclusivo di sanzioni dovute ed interessi di mora e chi invece si vedrebbe applicato uno sconto automatico senza che garantisca almeno il pagamento dell’imposta dovuta. Perché le norme contabili vigenti prevedono che le sanzioni e gli interessi correlati ai ruoli coattivi sono accertati per cassa e che, pertanto, una eventuale limitazione dell’incasso alla sola parte del capitale non incide sugli equilibri del bilancio comunale». Motivazioni che il gruppo di maggioranza aveva pubblicato sulla pagina del sindaco. Così la decisione di Rosalba Ubaldi, Angelica Sabbatini, Maria Grazia Nalmodi e Salvatore Piscitelli (assente Alessandro Rovazzani) di abbandonare l’aula. 

La pagina Facebook del sindaco
 

«È la seconda volta che nella pagina Facebook del sindaco vengono pubblicate le argomentazioni della maggioranza e data quindi per certa la delibera prima della discussione in Consiglio.

Dunque ci chiediamo cosa andiamo a fare in assise. Stesso criterio per la risposta alle interrogazioni. poi il sindaco di accusa di pubblicare sui social i nostri interventi: è una bugia. Non lo faremmo mai prima della seduta, sarebbe controproducente». Le fa eco Salvatore Piscitelli sottolineando, riguardo la questione delle cartelle, che «la norma è stata fatta male dal governo perché crea disparità di trattamento tra i cittadini dei vari Comuni». Infine Maria Grazia Nalmodi, prima di uscire, ha aggiunto come motivazione del suo comportamento «l’offesa da parte del gruppo di maggioranza che, sulla questione dei topi, ha confuso il mio ruolo politico con quello professionale e ad oggi non ho ricevuto nemmeno una scusa».

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